Rainbow Cotton – Recensione

Se andiamo ad esaminare innanzitutto cos’è Rainbow Cotton, la risposta arriva immediata a coloro che possedevano il Dreamcast e tendevano a giocare titoli di importazione. Quindi, qui in Italia, ben pochi. Rilasciato originariamente nel 2000, ormai praticamente un quarto di secolo dopo ottiene una remaster in HD a cui possiamo giocare anche noi europei. Abbiamo già parlato diverse volte della serie Cotton, recensendo titoli usciti sin dal 1991 nelle sale giochi.

Tempo addietro, all’uscita di Rainbow Cotton, non ottenne un gran successo di critica. Con la telecamera piazzata alle spalle della streghetta, venne bollato come ingiocabile a causa di un reticolato di mira piuttosto fallato e di una telecamera ben poco collaborativa.

Naturalmente la domanda che vi state ponendo tutti è una sola: approfittando di questa remaster dopo quasi 25 anni, questi problemi sono ovviamente stati risolti, giusto? La risposta è: assolutamente no. Questa HD Remaster ha deciso di restare il più possibile fedele all’originale, tuttavia in situazioni in cui il gioco all’epoca era stato criticato così aspramente per un pessimo gameplay, sarebbe stato di certo intelligente pensare a qualche piccolo cambiamento.

Gameplay a parte, che risulta ancora molto fastidioso e rende quasi impossibile vedere cosa c’è di fronte a noi e mirarlo per bene, l’atmosfera e le ambientazioni sono sempre folli e coloratissime come nel più puro stile della serie Cotton, ed è molto difficile non sorridere divertiti mentre si gioca a questo titolo. Le scene di intermezzo sono animate e per la prima volta giungono a noi completamente sottotitolate.