Fusion Paradox – Recensione

Sviluppato da Nikolai Usachev ed edito da USANIK STD, Fusion Paradox è un nuovo e interessante roguelike.

Il genere roguelike è sicuramente uno dei più stressanti, poichè una volta morti si torna al punto di partenza, ed è comprensibile che qualcuno dopo svariati tentativi possa perdere la pazienza.

Il titolo forse più noto degli ultimi anni nel genere roguelike è senza dubbio The Binding of Isaac, il titolo di McMillen che è praticamente già diventato un cult.

Un agente speciale all’opera

Il personaggio principale è un agente speciale arrivato dopo aver ricevuto un allarme codice rosso.

Svegliandosi in un laboratorio segreto, l’eroe si rende conto che tutti i membri dell’Agenzia sono impazziti e che è stato sottoposto a strani effetti energetici che gli hanno dato un’amnesia a breve termine e la capacità di cambiare il suo stato.

Passo dopo passo, dovremo esplorare la “Supernatural Threat Reduction Agency” e scoprire i suoi misteri e segreti mentre ci dirigiamo gradualmente all’ultimo piano, dove viene studiato uno dei reperti più importanti e misteriosi del nostro tempo: la tomba dell’antica Dea della Guerra, Anath.

Da uno stato all’altro

Una caratteristica particolare e interessante di Fusion Paradox è senza dubbio la possibilità di cambiare stato (divisi da un colore per uno giallo e per l’altro blu).

Ogni stato è a se stante e ha la sua barra degli HP. Inoltre, alcuni nemici saranno visibili solo in uno stato.

Tale caratteristica aggiunge quindi un po’ di variabilità al gameplay ed è anche importante stare nello stato giusto al momento giusto, e ciò richiede anche un po’ di strategia da parte del giocatore.

Un interessante potenziale

Allo stato attuale il gioco è ancora abbastanza grezzo ma presenta già delle caratteristiche interessanti:

La grafica voxel permette la creazione di ambienti di gioco belli da vedere senza essere troppo complicati, la già accennata meccanica del cambiamento di stato rende i combattimenti più complicati, e la possibilità di teletrasporto permette di risparmiare tempo e aiutare chi non è provvisto di un eccellente senso dell’orientamento.