Non è un segreto il fatto che io sia un grande appassionato dei giochi NIS. Purtroppo, sono un pò meno appassionato di giochi dove lo scopo è palesemente inserire solo tette e culi per vendere a un tipo di pubblico ben preciso. Crymachina, tristemente, è proprio un gioco di quella categoria. Chiariamoci, ciò che non apprezzo è solamente il modo di porsi di certe produzioni, non parlo della loro qualità. Un titolo come Crymachina, come scopriremo, può anche essere un prodotto di grande qualità, ma poteva essere un prodotto di qualità anche senza appoggiarsi a un cast interamente femminile, con una fisica studiatissima per il rimbalzamento dei seni, e con situazioni appositamente provocanti. E’ qualcosa di incredibilmente fastidioso e irritante.
Crymachina è un titolo che, al netto di tutto, offre una storia e un’ambientazione piuttosto interessanti. Liben, la protagonista, muore e nonostante ciò si risveglia tempo dopo su un altro pianeta e nel corpo di una cyborg dalle fattezze adoloscenti. Forse la sua coscienza è stata backuppata in una memoria di qualche tipo ed è stata installata in questo corpo? In ogni caso fa la conoscenza di Enoa, un’altra robot adolescente, che la informa del fatto che si trovano su Eden, un luogo che doveva essere arrangiato come il nuovo habitat dell’umanità. Tuttavia Enoa è solo una parte della AI che aveva questo compito, AI divisa in 8 parti delle quali solo Enoa ha mantenuto una coscienza sana, mentre tutte le altre sono impazzite. Liben e Enoa inizieranno quindi la missione di recuperare le altre parti dell’intelligenza artificiale per aggiustarla e provvedere alla resurrezione dell’umanità su questo pianeta.
Ovviamente, anche le altre parti dell’intelligenza artificiale sono avvenenti ragazze robot. Una volta sconfitte è possibile dialogare con loro per arrivare ad un accordo. Crymachina è un titolo dove i personaggi parlano molto, e intendo proprio tanto, riguardo i loro sentimenti, e affrontano seriamente il tema dell’estinzione umana.
Le missioni sono purtroppo estremamente lineari, con un boss fin troppo prevedibile alla fine di esse, e lasciano una sensazione di incompletezza. La battaglia è quella di un classico jrpg, senza nulla di particolarmente nuovo o innovativo, in cui è possibile vincere spammando semplicemente mosse senza grande strategia. Spesso le missioni richiedono un certo grinding per poter proseguire (non in termini di difficoltà, ma a costrizione meccanica), e ciò che ci aspetta alla fine di esse è spesso e volentieri solo un’altra discussione tra ragazze logorroiche.
Graficamente il titolo è molto piacevole, anche se si ha la continua sensazione di insensatezza negli outfit mezzi nudi e provocanti delle ragazze che in battaglia non avrebbero alcuna utilità, e sono vestite così solo per fanservice. La colonna sonora è forse l’unico aspetto su cui non c’è nulla da ridire.
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VALUTAZIONE FINALE - Crymachina
Crymachina è un titolo che sulla carta è buono. Gameplay di classico jrpg, buona grafica, buone musiche, buona trama e tema principale. Il problema di fondo è che tutto ciò che c'è di buono è accompagnato da una pigrizia di fondo degli sviluppatori, che hanno reso questo titolo incredibilmente ripetitivo, con dungeon tutti uguali, e con dialoghi interminabili in cui si parla spesso del nulla.
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