Ghost Trick: Phantom Detective

Ghost Trick: Phantom Detective – Recensione

Il Nintendo DS, lo sappiamo tutti, è stata una delle console più vendute al mondo. Quella console portatile a due schermi, così come il successore 3DS, ha rubato il cuore a milioni di videogiocatori che sono stati in grado di godersi un numero enorme di giochi di grande rilievo. Può darsi che, come accadde per la prima Playstation, parte del suo successo fu dovuto al fatto che fosse semplice piratare i giochi, ma questo è un discorso destinato ad altri lidi ed è solo ciò che ci porta a pensare a un passato dove potevamo avere tra le mani, ovunque andassimo, grandi titoli videoludici.

Ghost Trick: Phantom Detective

In linea del tutto personale, credo che il miglior gioco in assoluto per Nintendo DS fu Ghost Trick, quindi potete immaginare la gioia quando è stata presentata la riedizione per le console attuali.

Ghost Trick: Phantom Detective

Creato dall’autore della serie Ace Attorney, Ghost Trick ci mette nei panni di Sissel, un uomo misterioso… che all’inizio della storia è appena morto! In effetti giocheremo nei panni del suo spettro, ma Sissel non ha alcun ricordo della sua vita reale e vuole assolutamente scoprire chi era e perchè è stato ucciso. Viene quindi edotto da una misteriosa lampada da tavolo di nome Ray dei suoi poteri da fantasma: Sissel può infatti entrare all’interno degli oggetti e manovrarli, come se fosse un Poltergeist. Questo gli consente di interagire con il mondo reale ed ottenere effetti più o meno indesiderati. Sissel ha intenzione di usare questi poteri per salvare la vita di una ragazza che era presente nel luogo della sua morte, e che sta per essere uccisa a sua volta: lei potrebbe avere qualche indizio sulla sua identità. Fortunatamente, i poteri da fantasma consentono a Sissel di tornare indietro di qualche minuto prima della morte di qualcuno quante volte vuole, permettendogli quindi di modificare il destino di un cadavere e proseguire nelle sue investigazioni.

Ghost Trick: Phantom Detective

Se su DS utilizzavamo il pennino per “muovere” l’anima di Sissel da un oggetto all’altro, in questo caso l’effetto non è esattamente il più sbalorditivo: muoveremo infatti lo stick analogico in una certa direzione per indicare dove vogliamo spostare lo spirito del protagonista. Ricordiamo il fatto che tale spirito ha solamente un certo raggio d’azione, quindi in svariati casi dovremo utilizzare alcuni oggetti appositamente per avvicinarci ad altri ed essere così in grado di spostarci liberamente.

Ghost Trick: Phantom Detective

La premessa di Ghost Trick è estremamente promettente e interessante, entusiasma e ed è avvincente sin dal principio, e proseguendo scopriremo che è anche una delle storie più divertenti e ben congegnate di qualsiasi gioco uscito negli ultimi 15 anni. Nella release originale i personaggi erano un pò pixellosi, ma in questa remaster HD il tutto è stato ripulito alla grande dando alla grafica un aspetto veramente gradevole.

VALUTAZIONE FINALE - Ghost Trick: Phantom Detective
10.0

Ghost Trick: Phantom Detective è un gioco che si fonda sulle seconde occasioni. Quindi viene da sè che una remaster HD di questo livello è l'occasione perfetta per giocare a questo capolavoro, se ve lo eravate perso su Nintendo DS.

User Rating: 3.4 ( 1 Votes )

Lascia un commento