Dokapon Kingdom Connect – Recensione

Parlare di Dokapon Kingdom significa parlare di un pezzo della mia vita. Sì, in questa recensione parlerò in prima persona e non come redazione, perchè Dokapon Kingdom se lo merita.

Originariamente uscito su Playstation 2 e rimasto praticamente sconosciuto, uscì in seguito su Nintendo Wii, dove rimase sconosciuto, ma io lo scoprii per puro caso, lo avviai per puro caso, e me ne innamorai per puro caso. Quest’oggi, su Switch, trovate la remaster di questo gioco, dal titolo Dokapon Kingdom Connect, che è essenzialmente lo stesso gioco uscito al tempo ma che permette anche di giocare online con altri giocatori di tutto il mondo. Il mio consiglio? Quello di giocarlo comunque sul vostro divano in compagnia di 3 amici, perchè le risate e il divertimento che Dokapon Kingdom Connect elargisce ai suoi giocatori non può essere replicato dietro il muro della rete. Ah, ovviamente state pronti a qualsiasi reazione violenta, perchè Dokapon Kingdom Connect è “il gioco per perdere i propri amici”.

Non è semplice parlare di Dokapon Kingdom Connect. A prima vista, potrebbe sembrare un gioco dell’oca con elementi RPG. Dire che ciò è sbagliato è un errore, ma ovviamente c’è molto più sulla piazza di quanto l’occhio voglia percepire.

I giocatori (che possono essere da 1 a 4) scelgono una classe iniziale per il loro personaggio, che può essere Guerriero, Mago, e Ladro. A quel punto vengono spediti dal Re in una quest per raggiungere svariati obiettivi e arricchire il regno, con la promessa della mano della principessa come ricompensa. A turno quindi, i giocatori possono lanciare un dado e viaggiare su un tabellone alla Gioco dell’Oca/Mario Party, assolutamente non lineare e esplorabile. Sulle varie caselle possono succedere le cose più svariate: possono accadere eventi imprevisti o potremmo ottenere armi o oggetti con cui equipaggiarci, ma nella maggior parte dei casi troveremo dei mostri da affrontare.

Il combattimento si svolge in una sorta di Sasso/Carta/Forbice: l’attaccante può scegliere se effettuare un attacco normale, una carica a testa bassa per infliggere più danni, castare una magia, o effettuare l’abilità speciale della propria classe. Il difensore, a sua volta, dovrà scegliere come rispondere: la normale difesa parerà l’attacco normale dimezzandone i danni, mentre il contrattacco permetterà di schivare la carica dell’avversario e colpire il nemico a propria volta. La difesa magica è come la difesa ma per le magia, e infine è possibile anche arrendersi per evitare la morte.

Viene da sè che sconfiggere mostri è utile per ottenere soldi e punti esperienza per avanzare di livello, ma il vero divertimento arriva quando due giocatori finiscono sulla stessa casella e devono scontrarsi. In quei casi c’è una vera battaglia mentale e strategica, e il vincitore può fare ciò che vuole allo sconfitto: può rubargli soldi, può rubargli equipaggiamento, o magari può semplicemente fargli un dispetto cambiando il suo nome con un altro a suo piacimento. Fatto sta che urla e strepitii si sprecheranno.

Durante i viaggi dei giocatori si troveranno diverse città, ognuna di esse presidiata da un mostro “boss”. Una volta che un giocatore si sente abbastanza forte da sfidare uno di questi boss, può dirigersi in città, sconfiggerlo, e reclamare la città come sua. Alla fine di ogni settimana di gioco (7 turni) i soldi guadagnati da ogni giocatore dipenderanno anche dal numero di città in suo possesso.

Dokapon Kingdom Connect, in quanto remaster, migliora in tutti i suoi aspetti il titolo originale. Non solo è stato implementato, come dicevamo, il multiplayer online, ma la grafica è stata ritoccata per apparire più gradevole e la schermata è finalmente visibile in 16:9. Peccato che sia arrivato su Switch solo nella sua versione inglese, poichè la localizzazione italiana che era presente nella vecchia edizione era qualcosa di talmente fatta male da aggiungere risate ulteriori a quello che è già un gioco assurdamente esilarante.