Demeo – Recensione VR2

Continuiamo con le nostre recensioni per Playstation VR2, immergendoci in questo nuovissimo visore per la realtà virtuale. Questa volta andiamo a parlarvi di Demeo.

Stando fuori dal panorama VR fino a questo momento, quando abbiamo indossato il visore non avevamo la minima idea di cosa aspettarci da Demeo, gioco che invece a quanto pare gira già da parecchio tempo su diversi altri sistemi e ha un grosso seguito di fan che gli sbavano dietro. Non appena il titolo è partito, ne abbiamo compreso il motivo.

Non appena la realtà virtuale avrà inizio, non ci troveremo in mezzo a una selva o in mezzo a nemici pronti a spararci. No, ci troveremo invece nel seminterrato di una casa, circondati da poster e attrezzatura nerd, con di fronte a noi un tavolo apparecchiato con muri e miniature. “No…” abbiamo esclamato, mentre l’eccitazione saliva. E invece era proprio così: Demeo è un simulatore di gioco di ruolo da tavolo. Ed è geniale.

Il tutorial ci darà le basi per muoverci e giocare: dopo aver scelto il nostro personaggio (che può essere, come sempre, un guerriero, mago, bardo, ecc.), potremo muoverci sul tabellone per esplorare zone coperte dalla nebbia di guerra fino a quando non finiremo i nostri punti azione, visibili come due luci sul braccialetto della nostra mano virtuale destra. A noi starà esclusivamente effettuare movimenti, attacchi, e strategie, ma a tutta la noiosa componente “regolamentare” ci penserà automaticamente il gioco.

Nel corso della nostra avventura potremo trovare oggetti e abilità, visualizzabili come carte che appaiono svolazzando sulla nostra mano virtuale sinistra.

Una volta imparati i comandi base, potremo gettarci in una delle tante avventure disponibili di Demeo, in compagnia di un party online formato da massimo 4 persone, con le quali potremo anche conversare, proprio come se fossero persone presenti nella nostra stanza da gioco. E’ stato davvero divertente vedere le “mani virtuali” degli altri giocatori che se ne stavano lì, attorno al nostro tavolo, che giocavano con noi in tempo reale, prendendo e muovendo miniature e lanciando dadi in giro.

Lo scopo del nostro gruppetto di avventurieri è quello di uscire dal dungeon, superando i 3 livelli interrati e sconfiggendo il boss finale. Impresa decisamente più facile a dirsi che a farsi, dato che le numerose avventure giocabili sono veramente impegnative. Il Dungeon Master è crudele, e ci metterà contro orde di nemici tutt’altro che semplici da sconfiggere, insegnandoci ben presto che non solo non è il caso di proseguire da soli, ma anche che spesso e volentieri è meglio ritirarsi e scappare piuttosto che perire miseramente.

Se il “difetto” di Demeo è il fatto che è giocabile solo in un multiplayer online e quindi è estremamente difficile poter giocare con un gruppo di amici che abbiano tutti la realtà virtuale, i pregi sono invece molti di più. Innanzitutto non bisogna giocare per forza in VR, il titolo è giocabile anche su schermo normale. In più è crossplatform, quindi potremo giocare anche con persone che possiedono il gioco su Steam. Trovare altri giocatori per fare una partita è quindi estremamente semplice, e organizzare un gruppo di amici che si conoscono è tutt’altro che proibitivo.

Purtroppo su Demeo non è possibile creare le proprie avventure e giocare in qualità di DM e giocatori. Se fosse presente una modalità simile Demeo sarebbe il gioco definitivo. Sono invece presenti solo avventure predefinite, che hanno termine non appena battuto il boss finale senza alcun tipo di progressione, a parte punti esperienza che possono sbloccarci simpatici oggetti cosmetici da indossare.