Planet Cube: Edge – Recensione

Sviluppato dalla Sunna Entertainment, al secondo rilascio su Steam, Planet Cube: Edge è un nuovo ed interessante gioco platform a scorrimento.

Invasioni aliene

In una breve cutscene che ci viene mostrata all’inizio del gioco possiamo vedere delle navicelle che invadono il nostro pianeta e la popolazione corre subito a proteggersi. Così, ecco che il nostro personaggio, Edge, viene chiamato a salvare il mondo, anche grazie alle futuristiche armi del dottor Quadratus.

Andando avanti nel gioco, scopriremo sempre più informazioni sugli alieni e sulla storia che circonda il titolo.

Tanta frenesia

Planet Cube: Edge è un platform ad alto ritmo in cui spesso dovremo pensare molto rapidamente e morire non è così difficile. Spesso ci saranno dei momenti in cui ci bloccheremo perché non prendiamo bene il tempo, sbagliamo un movimento e così via.

Fortunatamente, i checkpoint sono sempre ravvicinati e pertanto morire non è poi così frustrante come lo è in altri titoli.

Le meccaniche sono molto semplici (le tipiche dei platform) ma magari difficili da padroneggiare.

All’inizio del gioco saremo a mani nude, pertanto dovremo utilizzare le nostre capacità per andare avanti, ma poco prima della fine del livello 1 sbloccheremo una pistola che ci consentirà di sparare ai nemici o attivare dei pulsanti.

Progredendo negli 8 livelli aumenterà la difficolta e la varietà degli elementi presenti in gioco, come per esempio i nemici o alcune nuove meccaniche.

Viva i pixel

In Planet Cube: Edge troviamo una grafica a pixel molto interessante.

I dettagli sono ben curati e i disegni sono molto piacevoli. In più, la scelta di puntare con decisione sul grigio e sul verde migliorano ancora di più l’atmosfera retro che il gioco ci propone.

In sintesi, il gioco è esteticamente gradevole e ricorda molto i platform più datati per piattaforme come per esempio il GameBoy.