Become the Moon – Recensione

Introduzione

Become the Moon è un deckbuilding auto battler sviluppato da Feldspar Games che combina elementi strategici di costruzione mazzi con meccaniche di combattimento automatizzato. Il gioco popone un’esperienza roguelike dove i giocatori devono assemblare squadre di creature bizzarre per raggiungere la grandezza lunare. Si tratta di un titolo indie che cerca di distinguersi in un mercato affollato di deckbuilder, prendendo ispirazione da giochi come Hearthstone Battlegrounds e Slay the Spire.
Il concept di base è semplice: ogni turno i giocatori pescano carte, evocano creature e lanciano incantesimi, poi osservano le battaglie automatizzate senza poter intervenire direttamente. L’obiettivo finale è quello di costruire un team abbastanza forte da “diventare la luna”, attraversando una serie di scontri sempre più impegnativi.

Become the Moon
Copertina di gioco

Gameplay

Il sistema di gioco di Become the Moon si basa su tre pilastri fondamentali: draft delle carte, posizionamento strategico e combattimenti automatici. Durante ogni round, i giocatori hanno accesso a una selezione di carte che possono aggiungere al proprio mazzo, creando sinergie più o meno potenti. Le creature evocate rimangono permanentemente sul campo di battaglia, una meccanica che inizialmente può sembrare eccessiva ma che in realtà bilancia bene il sistema.
Una caratteristica interessante è che non esiste modo di rimuovere carte dal mazzo una volta aggiunte, rendendo ogni scelta di draft permanente e significativa. Questo costringe i giocatori a pianificare attentamente le proprie strategie sin dalle prime fasi della partita. Il sistema di mana aumenta progressivamente, permettendo di giocare carte sempre più costose e potenti man mano che si avanza.
I combattimenti seguono una logica da sinistra a destra, con le creature che attaccano automaticamente secondo un ordine prestabilito. I giocatori possono posizionare, scambiare e riorganizzare le proprie creature prima del combattimento, ma una volta suonata la campana, il controllo passa completamente al sistema automatico. Questa dinamica rende cruciale la fase di preparazione strategica.
Avremo inoltre a nostra disposizione le reliquie, le quali rappresentano un elemento aggiuntivo di personalizzazione, offrendo bonus passivi che possono alterare drasticamente le strategie disponibili, donando un impatto più significativo sul gameplay per rendere ogni run più distintiva.

Storia

Dal punto di vista narrativo, Become the Moon presenta un mondo frammentato caratterizzato da magia corrotta e creature peculiari. L’ambientazione non viene sviluppata attraverso cutscene elaborate o dialoghi estesi, ma piuttosto attraverso il design visivo delle carte e delle creature. La trama principale ruota attorno al concetto di ascensione verso la grandezza lunare, un tema che rimane volutamente astratto e simbolico.
Il gioco non punta su una narrazione tradizionale, preferendo lasciare che sia l’esperienza di gioco stessa a raccontare la storia attraverso le meccaniche. Ogni run rappresenta un tentativo di raggiungere la luna, con i fallimenti che fanno parte integrante dell’esperienza roguelike. Questa scelta stilistica può risultare poco coinvolgente per chi cerca una storia più strutturata, ma si adatta bene al formato del gioco.
L’atmosfera viene costruita principalmente attraverso l’art design e le descrizioni delle carte, che presentano un universo eccentrico popolato da creature bizzarre e incantesimi misteriosi. Il tema lunare permea tutto il gioco, dai nomi delle carte ai riferimenti cosmici presenti nei testi.

Verso la luna e oltre

Grafica ed Effetti Sonori

L’aspetto visivo di Become the Moon rappresenta uno dei suoi punti di forza principali. Tutto l’artwork è stato disegnato a mano da Mischa, l’artista del team, creando un stile distintivo che mescola elementi fantastici con un’estetica moderna. Le illustrazioni delle carte sono dettagliate e caratterizzate da un uso sapiente del colore che rende ogni creatura memorabile.
L’interfaccia utente è pulita e funzionale, permettendo di gestire facilmente le numerose carte presenti sul campo di battaglia. Gli effetti visivi durante i combattimenti, pur non essendo eccessivamente elaborati, trasmettono efficacemente l’impatto delle azioni e mantengono alta l’attenzione del giocatore. Le animazioni delle creature sono fluide e ben sincronizzate con le meccaniche di gioco.
La colonna sonora si adatta bene all’atmosfera del gioco, anche se potrebbe beneficiare di una maggiore varietà per accompagnare le sessioni di gioco più lunghe. Gli effetti sonori dei combattimenti sono appropriati e aiutano a rendere più coinvolgenti le battaglie automatiche.
Le performance sono generalmente buone, anche se durante combattimenti con molte creature sullo schermo si possono verificare piccoli rallentamenti.

Conclusione di Become the Moon

Become the Moon si presenta come un deckbuilding auto battler solido che riesce a distinguersi in un genere competitivo grazie a alcune scelte di design interessanti. La meccanica delle creature permanenti sul campo e l’impossibilità di rimuovere carte dal mazzo creano una dinamica strategica unica che premia la pianificazione a lungo termine.
Il gioco eccelle nell’aspetto visivo e nella presentazione generale, con un art style distintivo che conferisce personalità a ogni elemento. Le meccaniche di base sono ben bilanciate e offrono sufficienti opzioni strategiche per mantenere alto l’interesse durante le run. La fusione tra elementi di Hearthstone Battlegrounds e Slay the Spire risulta naturale e ben eseguita.
Tuttavia, il titolo presenta anche alcune limitazioni. La progressione roguelike potrebbe beneficiare di maggiore varietà. Il sistema delle reliquie, pur presente, non sembra avere l’impatto trasformativo che ci si aspetterebbe da un elemento di questo tipo.
Become the Moon rappresenta un’aggiunta valida al panorama dei deckbuilding auto battler, particolarmente indicato per chi apprezza la strategia a lungo termine e l’estetica curata. Pur non rivoluzionando il genere, offre un’esperienza coinvolgente che giustifica l’attenzione ricevuta dalla community. Con ulteriori sviluppi e raffinamenti, potrebbe consolidarsi come un punto di riferimento per gli appassionati del genere.

Become the Moon - Recensione
7.5

Become the Moon rappresenta un’aggiunta valida al panorama dei deckbuilding auto battler, particolarmente indicato per chi apprezza la strategia a lungo termine e l’estetica curata. Pur non rivoluzionando il genere, offre un’esperienza coinvolgente che giustifica l’attenzione ricevuta dalla community. Con ulteriori sviluppi e raffinamenti, potrebbe consolidarsi come un punto di riferimento per gli appassionati del genere.

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