Ravenswatch

Ravenswatch – Recensione

In un panorama videoludico recente in cui i roguelike escono con regolarità, possiamo tranquillamente affermare che ce ne sono moltissimi che sono divertenti e interessanti da giocare nelle primissime ore ma diventano poi monotoni e stantii. Trovare un titolo che possa considerarsi almeno vicino a giochi come The Binding of Isaac o Slay the Spire non è affatto semplice, ma finalmente sembra essere uscito quello giusto. Ravenswatch arriva in sordina, senza grosse pubblicità o pretese, ma è una vera e propria droga dal gameplay esplosivo.

Ravenswatch

Il mondo delle favole è stato invaso da ombre incubesche, e nei panni dei vari personaggi del folklore dovremo farci strada tra i mostri e completare i livelli generati proceduralmente. Potremo utilizzare uno dei quattro personaggi base, cioè Cappuccetto Rosso, la Strega dei Ghiacci, Beowulf o il Pifferaio Magico, e sbloccare poi gli altri cinque personaggi giocabili nascosti.

Ogni personaggio ha un gameplay unico che si fonda su una abilità passiva, un attacco base, un attacco speciale, una manovra difensiva, un potere, e una ultimate. Ogni livello si basa sull’esplorare la mappa per potenziarsi prima che il countdown finisca, al termine del quale saremo teletrasportati automaticamente dal boss. Sconfiggere mostri e ottenere obiettivi ci garantirà punti esperienza con cui acquisire delle abilità passive che modificheranno in meglio i nostri attacchi, con scelte che ci permetteranno di personalizzare la nostra partita. All’interno delle mappe potremo trovare soldi da spendere in svariati modi, casse del tesoro con oggetti potenzianti, e sidequest più o meno difficili, all’interno delle quali potremo incontrare altri famosi personaggi come Simbad o i Tre Porcellini.

Ravenswatch

Se dovessimo provare a trovare una similitudine al feeling del gioco, potremmo parlare di un misto tra Diablo e Hades, più veloce e interattivo del primo, più lento e preciso del secondo.

Tecnicamente il gioco si presenta in maniera piuttosto semplice eppure accattivante, con un misto tra cell shading e del comparto artistico disegnato a mano che funziona benissimo e si amalgama alla perfezione all’atmosfera cupa e gotica accompagnata da una colonna sonora ben piazzata. L’unico vero lato negativo che gli fa perdere un punto, è l’impossibilità di giocare in multiplayer locale utilizzando due pad sulla stessa console.

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VALUTAZIONE FINALE - Ravenswatch
9.0

Ravenswatch è un titolo di cui pochi avranno sentito parlare. Tuttavia, se state leggendo queste righe, sentitevi fortunati nell'esserne venuti a conoscenza: potreste aver trovato un nuovo titolo che vi porterà via centinaia di ore della vostra vita.

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