Per noi che abbiamo vissuto gli anni 80-90, ci sono alcuni film ormai entrati tra i cult che sono delle pietre miliari intoccabili. Alien, Labyrinth, I Goonies e molti altri sono impressi nelle nostre menti come capolavori. Magari invecchiati male, ma sempre capolavori. Tra di essi non c’è dubbio che figuri anche Predator.
Tra un film e l’altro dove figura il bieco cacciatore, e tra alti e bassi di qualità, rispetto agli Alien non ha mai avuto grande presenza all’interno dei videogiochi. Questa regola non scritta ha avuto fine nell’aprile del 2020, quando è uscito uno sparatutto asimmetrico di nome Predator: Hunting Grounds per Playstation 4 e PC. Considerato che il titolo online è ancora vivo e vegeto, gli sviluppatori hanno deciso di migliorarlo e proporre una release per Xbox S/X e Playstation 5, uscita una settimana fa.
In Predator: Hunting Grounds, il concept generale è molto simile a quello riscontrato in Dead by Daylight. Le partite sono abitate da cinque giocatori, quattro dei quali impersonano competenti soldati del Fireteam, e uno prende le vesti del Predator. Lo scopo dei soldati è quello di svolgere una serie di missioni casuali generate di partita in partita, che possono spaziare dall’uccidere soldati nemici, a infiltrarsi in un campo per cercare e distruggere degli hard disk con informazioni sensibili. Una volta superate tutte le missioni i soldati potranno raggiungere un punto d’incontro dove un elicottero li aspetta per portarli in salvo. Sarebbe tutto piuttosto semplice se non fosse che il quinto giocatore, nelle vesti del Predator, è in agguato. Lo scopo del Predator è ovviamente quello di uccidere tutti e 4 i soldati, ed è molto divertente l’utilizzo dei suoi attrezzi ed equipaggiamenti, davvero fedeli ai film.
Se da una parte abbiamo quindi dei soldati impegnati in varie missioni, ma che devono guardarsi continuamente intorno in preda all’ansia per cercare di non essere colti impreparati dal loro cacciatore, dall’altra abbiamo il Predator che deve appostarsi e trovare il momento giusto per assaltare i soldati uno ad uno, dato che non avrebbe speranze ad attaccare a testa bassa sotto il fuoco nemico di 4 persone insieme.
Tutto ciò è molto divertente ma ovviamente non è esente da difetti. Innanzitutto è piuttosto carente di tutorial, cosa che crea problemi più a Predator che ai soldati, ma soprattutto molti equipaggiamenti sono bloccati dal livello del giocatore. In pratica più giocheremo, più sbloccheremo armi ed equipaggiamenti iniziali da portarci in campo, ma questo significa anche essere estremamente penalizzati rispetto agli altri giocatori quando incapperemo in una partita con giocatori più navigati di noi. Ovviamente i livelli ci daranno accesso anche a tutta una serie di personalizzazioni estetiche.
L’uscita del gioco per Playstation 5 ha portato tutta una serie di migliorie in ambito grafico. Tutto risulta molto più fluido, i modelli e le texture sono stati migliorati, e grazie al Ray Tracing della console l’illuminazione è veramente fantastica, soprattutto considerando il modo in cui i raggi solari attraversano il fogliame della giungla.
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VALUTAZIONE FINALE - Predator: Hunting Grounds
Predator: Hunting Grounds è un netto miglioramento grafico della precedente release, dalla quale comunque mantiene sia i pregi che i difetti.
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