Correva l’anno 2005. Su Nintendo DS usciva un’avventura grafica punta e clicca con visuale isometrica chiamata Another Code: Two Memories. In questo gioco vestivamo i panni di una ragazza, Mizuki Robbins, che effettua il primo viaggio della sua vita per esplorare Blood Edward Island e trovare indizi su dove si trovi suo padre. Su quest’isola, Mizuki incontra D, il fantasma di un giovane ragazzo privo di ricordi di quando era in vita. In cambio dell’aiuto di Mizuki nel ritrovare i suoi ricordi, D la aiuterà a ritrovare suo padre. Purtroppo questo titolo, dalla durata di sole 5 ore, fatica ad apparire come un titolo completo. Sembra piuttosto solo un prologo di qualcosa di più grande, dato che Mizuki stessa non ottiene una caratterizzazione che si possa dire veramente completa durante la storia di Another Code: Two Memories.
Ecco però che qualche anno dopo, su Nintendo Wii, giunge un inaspettato sequel. Another Code R: A Journey into Lost Memories, riempie perfettamente il vuoto lasciato dal predecessore. Questa volta Mizuki indagherà su sua madre, e il titolo dura più o meno il doppio rispetto al precedente, lasciando a Mizuki uno spessore molto più grande come personaggio e permettendoci di imparare molte più cose su di lei.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora, e quest’oggi Nintendo ha deciso di deliziarci con una meravigliosa collection all’interno del quale sono presenti i remake di entrambi i giochi. Another Code Recollection ci offre l’esperienza completa e migliorata. Il primo gioco, trama parlando, è quasi un remake fotocopia, togliendo ovviamente l’aspetto di grafica e controlli che sono una spanna superiore rispetto al 2005. Per quanto riguarda il secondo capitolo, invece, è stata modificata anche la trama e l’interazione con i personaggi secondari, per migliorare ulteriormente lo sviluppo della protagonista e il senso di angoscia che il giocatore deve provare nel corso dell’avventura.
Per evitare che Another Code Recollection sia solamente una sorta di visual novel, il gameplay prevede diversi puzzle ed enigmi che Mizuki dovrà superare nel corso del suo viaggio. Qui andiamo contro quello che è forse l’unico scoglio di questa produzione remake: rispetto ai titoli originali, infatti, gli enigmi presenti in Another Code Recollection sono tremendamente facilitati. Certo, non parliamo di giochi che possono essere risolti da bambini di 6 mesi, ma è comunque una taratura volta verso il basso, al punto che a volte danno l’impressione di essere noiose interruzioni della storia piuttosto che stimolanti enigmi da risolvere come parte dell’esperienza. Nintendo ha deciso, nonostante ciò, di fornire ulteriori aiuti a coloro che proprio non vogliono godersi il gioco ma sono interessati unicamente alla storia. C’è infatti un’opzione che farà in modo di dirci costantemente quale direzione dobbiamo prendere per proseguire, con quale oggetto interagire, e la soluzione agli enigmi.
Graficamente il lavoro è ineccepibile. La visuale isometrica di una volta si è trasformata in un vero e proprio gioco in terza persona, dove seguiremo Mizuki in ambientazioni magiche. Il cel-shading funziona alla grande, ed è stato aggiunto anche un doppiaggio completo nell’interezza dell’esperienza, cosa che era assente un tempo.
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VALUTAZIONE FINALE - Another Code Recollection
Considerato che i due capitoli di Another Code sono ormai impossibili da giocare, a meno che non si possiedano un 3ds o una Wii, Another Code Recollection arriva a riempire un buco in maniera ineccepibile, migliorando l'esperienza totale e offrendo alla saga il giusto rispetto e una degna conclusione.
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