Dopo tanti anni in cui i giochi Soulslike hanno conquistato i cuori di tanti fan, sembra sia giunto il momento di “svecchiare” il genere e inserire novità sulle meccaniche che possano convincere i giocatori ad acquistare un gioco invece che un altro. Da pochissimo è uscito l’apprezzato Lies of P, che ci ha catapultati nel mondo distopico di un Pinocchio steampunk, in mezzo a burattini impazziti e mostri creati da alchimisti visionari. Quest’oggi parliamo di Lords of the Fallen, titolo di Hexworks che vuole essere allo stesso tempo sia un sequel che un reboot del Lords of the Fallen uscito nel 2014 ma ricevuto dalla critica in maniera molto tiepida.
Lords of the Fallen è ambientato mille anni dopo la versione del 2014, e in esso interpreteremo un Crociato Oscuro, coinvolto in una battaglia dove dovrà accendere 5 fari verso il cielo, pena la resurrezione di un potente demone che porterebbe il mondo alla rovina. Ciò in cui Lords of the Fallen si distingue rispetto agli altri giochi del proprio genere, è la gestione della morte. Come ormai tutti saprete, nei Soulslike la morte (che accade molto spesso) significa resuscitare nel precedente falò o punto di salvataggio, privi delle anime che avevamo racimolato fino a quel momento ma con la possibilità di recuperarle se saremo in grado di tornare dove eravamo morti l’ultima volta senza perdere la vita nuovamente. In Lords of the Fallen le cose sono più particolari di così.
Nel mondo di Lords of the Fallen il mondo che conosciamo e in cui viviamo si chiama Axiom, ma in pochi sanno che esiste anche un altro mondo, quasi identico al nostro, che vive parallelamente ad esso ed è avvolto nelle ombre, di nome Umbral. Umbral è il luogo dove vagano le anime dei morti, ed è per questo che se moriremo, invece di tornare al salvataggio precedente, verremo invece catapultati in Umbral con una seconda vita. All’interno di Umbral le cose si fanno più complicate: i nemici sono più numerosi e irascibili, e una volta superato un limite di tempo all’interno di questo mondo arriverà un mostro potentissimo e invincibile a darci la caccia. Dovremo quindi trovare al più presto un salvataggio o un passaggio per Axiom, in modo da tornare al mondo reale.
Il nostro personaggio sarà dotato di una speciale lanterna, con la quale sarà possibile vedere di fronte a noi cosa c’è dentro Umbral in una determinata posizione. Ciò è fondamentale poichè, anche se Axiom e Umbral sono fondamentalmente uguali, possono esistere delle piccole differenze di terreno (come un lago presente in Axiom ma senza acqua in Umbral, ad esempio), che ci costringeranno ad entrare volontariamente dentro Umbral per poter superare alcuni punti e arrivare in zone altrimenti inaccessibili in Axiom.
Non è semplice valutare Lords of the Fallen, perchè il titolo possiede enormi alti ed enormi bassi. Se, per esempio, da un lato abbiamo un design eccellente, con un’ambientazione macabra e immersiva, dall’altra abbiamo una varietà di nemici piuttosto scarna e con boss che spesso e volentieri sono solo versioni gigantesche di nemici normali e con qualche pattern di attacco in più.
Il gioco è stato concepito per essere più frustrante di un normale souls. Le meccaniche aggiunte sono troppe e ci sono una quantità improponibile di combinazioni di pulsanti da ricordarsi per fare qualsiasi cosa. A questo aggiungiamoci delle problematiche relative alla performance, le quali però stanno man mano risolvendo tramite patch correttive. Gli sviluppatori stanno dimostrando un grande impegno sul gioco, rilasciando di settimana in settimana nuovi aggiornamenti per migliorare le prestazioni e la qualità del gameplay.
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