Detective Pikachu: Il Ritorno

Detective Pikachu: Il Ritorno – Recensione

Il mitico Detective Pikachu è tornato sui nostri schermi, dopo l’avventura vissuta anni fa su Nintendo 3DS. Ci teniamo a precisare 2 cose però: la prima è che il film che abbiamo visto al cinema non è legato alla serie di videogiochi, quindi non aspettatevi di vedere con questo titolo un sequel di ciò che è accaduto sul grande schermo. La seconda è che Detective Pikachu è fondamentalmente un gioco per bambini, quindi lo valuteremo come tale dato che, giocato da un adulto, risulterebbe noioso e anche un pò stupidino.

Detective Pikachu: Il Ritorno

Ambientato a Ryme City, Detective Pikachu è una serie in cui impersoneremo il giovane Tim, figlio di un bravissimo detective ormai scomparso misteriosamente. Tim fa coppia con il Pikachu che aiutava suo padre, e per qualche motivo misterioso i due si capiscono perfettamente e possono parlare tra di loro, nonostante per tutte le altre persone Pikachu faccia i suoi normali versi. I due collaborano per risolvere svariati casi e misteri nella speranza di scoprire prima o poi cosa è successo al padre di Tim.

Detective Pikachu: Il Ritorno

In Detective Pikachu: Il Ritorno riprendiamo da dove eravamo rimasti, con Tim e Pikachu sempre a Ryme City dopo diverso tempo in cui non si è più presentato alcun caso da risolvere. Le cose però iniziano a cambiare e nuovi misteri appaiono di fronte a loro, che non si tirano indietro e sono pronti a mettersi in gioco. La trama è piuttosto semplicistica: dura al massimo una decina di ore e si riesce ad annusare il plot twist da km di distanza, tuttavia come abbiamo già detto, Detective Pikachu: Il Ritorno è un gioco per bambini, quindi la trama semplice può risultare in realtà un lato positivo e non è affatto detto che i più piccoli riescano a intuire tutto in anticipo, riservandosi così una interessante sorpresa.

Detective Pikachu: Il Ritorno elargisce anche diversi momenti non scontati e sentimentali. E’ interessante vedere, tra un capitolo e l’altro, la coppia interagire con la madre e la sorella di Tim, che aggiungono profondità alle relazioni tra i personaggi, rendendoli più umani e reali.

Detective Pikachu: Il Ritorno

Graficamente Detective Pikachu: Il Ritorno gira molto bene su Nintendo Switch: non ci sono cali di framerate e le ambientazioni sono tutte molto dettagliate. Sì, Scarlatto e Violetto, sto guardando voi. Gli esseri umani della serie di Detective Pikachu sono ben caratterizzati e modellati, molto simili anatomicamente alla realtà rispetto alla serie principale, ma c’è da dire che lo stile artistico è qualcosa che può anche far storcere il naso. In linea del tutto personale, ho sempre trovato molto strano il modo in cui le persone assomigliano a quelle della serie di The Sims.

Detective Pikachu: Il Ritorno

Ripetiamo ancora una volta che si tratta di un gioco per bambini, ma Detective Pikachu: Il Ritorno è purtroppo un titolo dalla natura facile e priva di sfide. Per l’intera durata del gioco, svolgere le investigazioni significherà semplicemente parlare con tutti quelli che si trovano nel luogo, cliccare un pò ovunque per cercare prove, e a volte partecipare a semplici minigiochi. Il tutto, in situazioni normali, porterebbe facilmente a noia. Ciò che “salva” Detective Pikachu in questo caso è il fatto che nell’ambientazione sono presenti i Pokemon, che hanno la possibilità, grazie ai loro poteri e alle loro caratteristiche, di generare situazioni e misteri particolari non funzionerebbero in un setting realistico.

VALUTAZIONE FINALE - Detective Pikachu: Il Ritorno
7.0

Detective Pikachu: Il Ritorno è un titolo per i più piccoli, che si divertiranno a risolvere in modo molto semplificato un'avventura piena di misteri nel mondo dei Pokemon.

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