Innanzitutto auguriamo a tutti di aver passato un’ottima estate e che possiate avere un buon rientro alla vostra normale vita quotidiana. Così come soffrite voi, ecco che anche noi ricominciamo a proporvi recensioni di giochi che possano darvi un’idea della loro qualità, così da valutare l’acquisto.
Oggi vi parliamo di Adore, un gioco che abbiamo trovato veramente adorabile (ahaha).
I ragazzi brasiliani di Cadabra Games hanno sviluppato questo titolo, prendendo sicuramente spunto dal concept di Pokemon e similia, quindi se amate i mostriciattoli tascabili sappiate che probabilmente siete già nel posto giusto. Nel mondo di Gaterdrik, coloro che regnano sovrani sono due draghi di nome Draknar e Ixir, rispettivamente uno buono e uno malvagio. Durante uno scontro tra i due, tuttavia, Ixir riesce a uccidere Draknar. Quando tutto sembra perduto e il mondo sembra destinato all’oscurità, si scopre che un frammento dell’anima di Draknar si è reincarnato in un Adorer, un ragazzo di nome Lukha. Gli Adorer sono speciali umani in grado di domare e evocare i mostri e le creature che popolano Gaterdrik, e quindi Lukha parte per un viaggio per salvare il suo mondo e sconfiggere il regnante malvagio.
Durante la partita, potremo scegliere una tra varie missioni da completare. Una volta deciso quale missione affrontare, verremo gettati all’interno di un piccolo dungeon creato in maniera casuale, nel quale dovremo affrontare le creature lì presenti di stanza in stanza per proseguire oltre. Lukha ha pochissimi punti vita e viene sconfitto con facilità se attaccato, per questo dovremo proteggerlo evocando i mostri catturati in precedenza. Se questo può ricordare molto Pokemon, nella realtà dei fatti il gameplay è ripreso quasi del tutto da un vecchio gioco uscito agli inizi di Playstation 3, dal nome di Folklore: anche in questo titolo evocavamo dei mostri che effettuavano certi attacchi, assegnando ognuno di essi a uno dei tasti del controller. Sia in Folklore che in Adore, quindi, assegneremo un determinato mostro a uno dei quattro pulsanti, e premendone uno evocheremo il mostro corrispondente che effettuerà il suo attacco iconico, prima di entrare in uno stato di cooldown.
E’ quindi molto importante decidere quali mostri usare basandosi sul loro tipo di attacco e cercando il più possibile di poter far fronte a ogni genere di situazione, usando quindi cervello ma anche tempismo. Se uno dei nostri mostri perde tutti i suoi punti vita, ulteriori danni verranno inflitti direttamente a Lukha che, in caso di sconfitta, perderà tutti i soldi e materiali risparmiati fino a quel momento.
Adore richiede strategia, tempismo, e ottime doti di posizionamento sia per proteggere Lukha sia per colpire i nemici con i propri mostri. Una volta indebolito un nemico a sufficienza potremo tentarne la cattura, effettuando un piccolo minigioco in cui dovremo posizionare Lukha su una zona vicina al mostro da catturare, inseguendolo.
Ogni mostro può essere potenziato tramite level up e tramite uno skill tree, a cui si aggiungono poteri passivi appartenenti ad ognuno di loro. Unico difetto è la penuria di creature: purtroppo nell’intero titolo esistono solamente 39 mostri catturabili in totale.
Graficamente Adore ha un ottimo art style e mantiene degli fps piuttosto stabili, quindi tecnicamente gli diamo un buon punteggio, a cui aggiungiamo anche un buon voto all’impegno per quanto riguarda la colonna sonora, anche se alcune tracce sono piuttosto ripetitive.
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VALUTAZIONE FINALE - Adore
Adore fa un ottimo lavoro nel portare originalità nei giochi alla Pokemon, dandoci un buon gameplay e una richiesta di strategia non indifferente. Se dobbiamo trovare dei difetti sono le penuria di mostri, la storia troppo semplicistica, e forse il modo spudorato in cui il titolo ha copiato da Folklore, gioco forse troppo di nicchia, probabilmente con la speranza che nessuno se ne accorgesse.
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