Wolcen: Lords of Mayhem – Recensione

Amanti della Blizzard, ci siete? Siete sicuramente dei fan di Diablo, lo so. Gli Hack ‘n Slash hanno sempre gasato tutti, e questo vale sia per i giocatori della prima ora, che hanno letteralmente fuso i loro PC con Diablo e Diablo 2, sia i più giovani che forse hanno più familiarità con il free to play Path of Exile. Fatto sta che questo nuovo gioco, Wolcen: Lords of Mayhem, è uno dei migliori giochi di questo genere mai creati, sebbene non inventi nulla di originale. A questo lato positivo, ahimè, dobbiamo però ammettere che non era forse ancora pronto a uscire dall’early access, e che i porting per console sono disastrosi al punto da crashare spessissimo ed essere quasi ingiocabili.

Il Kickstarter di Wolcen: Lords of Mayhem aveva promesso grandi cose, ma soprattutto un enorme passo avanti rispetto ai capisaldi del genere videoludico di cui stiamo parlando. Questo purtroppo non è accaduto e ciò ha fatto storcere non poco il naso a tutti coloro che avevano donato del denaro, in quanto Wolcen: Lords of Mayhem come già detto non fa quasi nulla per inventare qualcosa di nuovo e reinventare gli hack ‘n slash. Così come abbiamo fatto per anni, ci muoviamo di dungeon in dungeon per sterminare migliaia di mostri, levellare il nostro personaggio, e trovare armi e armature sempre migliori con cui equipaggiarci.

Nonostante non siano state rispettate le promesse riguardo le novità, come l’open world che nel gioco completo è non pervenuto, Wolcen: Lords of Mayhem rimane comunque un ottimo esponente degli action rpg, non solo divertente e funzionale ma anche eccellente dal punto di vista grafico, con un CryEngine che mostra tutta la sua bellezza. A questo uniamo il fatto che, sebbene anche gli ambienti visitati non siano mai originali, nella loro banalità sono stati curati centimetro per centimetro così da mostrare un livello di dettaglio difficilmente visto prima. Grazie a dettagli e giochi di luce, un castello o una foresta visti in Wolcen: Lords of Mayhem non sarà mai qualcosa che vi farà pensare a qualcosa di già visto prima, ma sarà unico nel suo genere.

Contrariamente a Diablo e affini, in Wolcen: Lords of Mayhem non sceglieremo una classe restando ancorati a quella. L’arma che terremo in mano determinerà stile di combattimento e skill, quindi potremo passare da assassino a guerriero semplicemente prendendo in mano una grossa ascia e lasciando in inventario i pugnali. A questo aggiungiamo che, usando le armi a una mano piuttosto che quelle a due mani, rinunciando a un pò di potenza, è possibile usare ben due set di skill normalmente relegati a due diverse classi. Indossando infatti pugnale in una mano e staffa magica nell’altra, non faticheremo ad essere un interessante ibrido tra assassino e incantatore.

Una volta completata la campagna (che, purtroppo, ha una storia non proprio memorabile), sbloccheremo un endgame infinito di dungeon creati proceduralmente e un minigame di costruzione della città, che grazie ai miglioramenti disponibili sarà capace di potenziare il nostro personaggio ancora di più, arrivando a darci cose di valore incredibile con uno skill slot aggiuntivo.