Zombieland: Headshot Fever Reloaded – Recensione VR2

Negli ultimi mesi stiamo provando parecchi giochi del nuovo visore di realtà virtuale per Playstation 5, il VR2. Ma possiamo già spoilerarvi senza grossi problemi che, probabilmente, Zombieland: Headshot Fever Reloaded è il titolo migliore che abbiamo provato fino a questo momento.

Difficilmente qualcuno non conoscerà il film originale Zombieland, uscito ormai nel lontano 2009. Il sequel e il videogioco uscito in seguito ricevettero un’accoglienza tiepida, ma Zombieland: Headshot Fever del 2021 fu un ottimo gioco e la Reloaded Edition di cui parliamo oggi è la versione ulteriormente migliorata.

In linea di massima, Zombieland: Headshot Fever Reloaded è uno sparatutto arcade in stile House of the Dead. Dopo aver scelto il livello da sfidare ci ritroveremo in scenari pieni di zombie pronti a farci la pelle. Con i pad del VR2 potremo mirare e sparare (tra una ricarica e l’altra), cercando il più possibile di far esplodere le loro teste così da attivare per qualche istante una sorta di slow motion che ci permetterà di tirare un sospiro di sollievo e di colpire altre teste più facilmente, così da iniziare una vera e propria combo. Una volta finiti gli zombie di uno scenario, ci basterà “guardare” l’icona corrispondente ad una porta aperta per proseguire, andando avanti così fino alla fine. Il nostro voto dipenderà ovviamente dal numero di colpi sparati e dal tempo che ci abbiamo messo a completare lo stage.

Avremo a disposizione anche delle potenti armi secondarie, come fucili a pompa o mitragliatrici, ma contrariamente alla pistola base esse avranno colpi limitati. Tra un’uccisione e l’altra, potremo ottenere rotoli di carta igienica, la valuta di questo gioco, che ci servirà ad acquistare potenziamenti per le nostre armi e perk per facilitarci le cose.

La mira e il modo di sparare sono molto precisi e soprattutto immersivi, e tra parecchi livelli, le loro versioni inverse, e parecchie sfide extra c’è anche molta rigiocabilità.