Prendiamo una breve pausa dalle recensioni dedicate al Playstation VR 2 e torniamo comodi comodi ad un gioco indie sviluppato dai Cowcat Games.
Brok the InvestiGator è un’avventura grafica punta e clicca, disponibile praticamente su tutte le piattaforme. Gli estimatori di Monkey Island e affini sapranno bene a cosa ci stiamo riferendo, e seppure da un lato c’è da essere felici che certe produzioni continuano a essere sviluppate, dall’altro è inevitabile pensare a un gameplay che rimane necessariamente sempre lo stesso. Non è però il caso di Brok the InvestiGator: sin dall’inizio della partita, in cui ci ritroveremo in una stanza in fiamme impersonando il coccodrillo investigatore Brok, dopo aver risolto un veloce enigma ci ritroveremo subito di fronte a un nuovo puzzle, dato che il nostro eroe si ritrova chiuso in questo luogo e la porta per uscire è chiusa a chiave. Dopo una breve elucubrazione in cui ci renderemo conto che non abbiamo nè gli indizi nè gli oggetti necessari per proseguire, il gioco ci consiglierà di premere il pulsante per entrare nella “modalità azione”, in cui il gameplay si trasforma e Brok inizia a menare calci e pugni per risolvere i problemi che al cervello sono preclusi. Ed ecco quindi che, con un pugno ben assestato, l'”enigma” della porta è subito risolto.

La storia narra dell’investigatore Brok, vivente in un futuro distopico dove gli slumer (i poveri) vivono in baraccopoli mentre i drumer (i ricchi) vivono nel lusso con dei robot a far loro da bodyguard, che, tormentato da un evento traumatico passato, cerca di crescere al meglio il suo figliastro Graff, un gattino in procinto di tenere degli esami scolastici che potrebbero garantirgli una vita come drumer. Una telefonata riguardante un caso da risolvere, però, rischia di cambiare ogni cosa, inserendo il nostro coccodrillo in una faccenda molto più grande di lui.

Inizialmente gli enigmi sono incredibilmente semplici, se non a prova di idiota, ma andando avanti con il gioco la situazione si complica sempre più, fino ad arrivare a livelli davvero interessanti. In più, in varie sezioni del gioco, potremo cambiare personaggio per giocare la storia di altri animali, un pò alla Day of the Tentacle, anche se in questo caso si tratta solo di seguire una storia prima di un’altra e non ha nulla a che fare con enigmi da risolvere.

Durante le nostre investigazioni, tramite un’accurata ricerca, potremmo trovare in giro dei manifesti pubblicitari da raccogliere e collezionare. Usarne uno ci permetterà di ricevere un suggerimento su come proseguire se ci ritroviamo bloccati nel gioco. Peccato che questi suggerimenti sono letteralmente un “fai questo” o “parla con quel personaggio”, il che rende il tutto poco carino in caso avessimo voluto solo un indizio.

Ancora più interessante, comunque, è la possibilità di risolvere alcuni enigmi in maniere diverse. A volte possiamo usare sia il cervello sia la forza, tuttavia esistono situazioni in cui usare l’approccio più diretto porta a conseguenze impreviste e poco gradite.
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VALUTAZIONE FINALE - Brok the InvestiGator
Brok the InvestiGator è un titolo davvero interessante, che fonde insieme le avventure grafiche punta e clicca con i picchiaduro a scorrimento, a volte mettendoci anche un pizzico di visual novel per i dialoghi molto lunghi. Ma è senz'altro un gioco da tenere d'occhio, tenendo in considerazione però che ci mette un paio d'ore per ingranare.
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