Ship of Fools – Recensione

Dopo l’enorme successo riscontrato da Cult of the Lamb, che io personalmente ho amato alla follia, non ci stupiamo minimamente del fatto che altri giochi possano riprendere il medesimo stile grafico. E’ il caso di Ship of Fools, un nuovo roguelike uscito per tutte le piattaforme, pieno di animali antropomorfi come il gioco sopra citato, ma, soprattutto, con modalità co-op annessa in maniera da giocare insieme a un amico!

Ship of Fools esce fuori dal Canada, sviluppato da Fika Productions (ok, in italiano non è esattamente il migliore dei nomi), e Team17 ha intravisto il suo potenziale e ha deciso di pubblicarlo.

Dopo esserci svegliati sulla spiaggia, verremo edotti da Clarity della terribile tempesta in arrivo. Il mare è avvolto nell’oscurità, e chi tenta di avventurarsi in esso non fa più ritorno. Naturalmente, noi che siamo i protagonisti, siamo anche stupidi a sufficienza da buttarci a capofitto in questa avventura senza via d’uscita con la promessa di salvare la situazione. Così come dice il titolo, il nostro personaggio, qualsiasi sceglieremo, è un folle il cui unico pensiero è quello di salpare per mare e porre fine al clima di terrore portato da questa tempesta incombente.

Inizieremo con due personaggi, Todd e Hink, ma nelle nostre scorribande potremo sbloccarne tanti altri, ognuno di essi con una diversa abilità passiva. L’avventura si svolgerà sulla nostra nave, dove ogni “stanza” da superare è ricolma di creature marine desiderose di distruggere il nostro veliero e cibarsi della nostra carne. Ad impedire questo tragico destino ci sono i cannoni della nave, che potremo caricare con proiettili dalla natura estremamente diversa l’uno dall’altro e far fuori i nostri affamati avversari senza pietà. Una volta battuti tutti i mostri ci verrà mostrata una carta marittima in cui potremo scegliere la nostra rotta verso la prossima “stanza”, che può essere una battaglia, un negozio, un evento, o chissà quale altra assurda sorpresa.

Ogni partita presenta tre diverse aree, ognuna con un boss al loro termine, e infine una sfida contro il boss finale. Ovviamente battere quest’ultimo non segna la fine dei giochi: come ogni roguelike che si rispetti, sia la nostra morte sia il nostro successo non faranno altro che riportarci all’inizio, potenziati in un certo qual modo per sfidare nuovamente le acque. Tuttavia, chissà, è possibile che nascosta da qualche parte ci sia la soluzione per arrivare a dei veri titoli di coda.

Naturalmente l’RNG decide molto ad ogni run, e con oltre 100 trinket, munizioni e armi con cui equipaggiarci, ogni traversata dell’oceano è sempre diversa e appassionante. Tuttavia la difficoltà è chiaramente calibrata per essere giocata in co-op, ma questo sarà possibile solamente in locale oppure online con una persona già nostra amica e che possiede il gioco. Non è disponibile (e chissà se mai lo sarà), una co-op in cui cercheremo persone a caso tra le persone presenti online, e questo è un vero peccato perchè toglie al gioco un valore adatto a coloro che non hanno possibilità di giocare con un amico.