Paper Cut Mansion – Recensione

Innanzitutto lasciate che renda ben chiaro una cosa: dare un’opinione di Paper Cut Mansion è estremamente complicato. E’ un gioco molto particolare, e anche dopo parecchie ore di gioco non sono sicuro di cosa pensare. Durante la partita ti senti quasi annoiato e confuso, e nonostante ciò quando non ci stai giocando hai voglia di avviare nuovamente una partita. Curioso.

Paper Cut Mansion è sviluppato da Space Lizard Studio, ed è pubblicato da Thunderful Publishing. E’ uscito praticamente per tutte le piattaforme: PC, Nintendo, Xbox e Playstation. Quindi se volete provarlo, vi basta girarvi da qualche parte e avrete modo di effettuare l’acquisto.

Paper Cut Mansion ci mette nei panni di Toby, un detective che si muove in un mondo dove ogni singola cosa, persone comprese, sono fatte di carta, cartoncino, o carta spessa da scatoloni. La prima impressione è senz’altro particolare e spiazzante. Toby si muoverà all’interno di una villa, dove dovrà ottenere indizi e risolvere enigmi.

Paper Cut Mansion viene presentato come un roguelike, e questo è senz’altro vero considerata la natura del gioco che, ad ogni morte, ci mette di fronte una diversa configurazione di stanze, nemici ed enigmi. Ma quando ho iniziato la partita aspettandomi qualcosa di veloce e action, mi sono ritrovato di fronte invece qualcosa di lento, ragionato, e a tratti anche un pò horror.

Tony può muoversi all’interno di un piano della villa, ma saranno presenti dei portali che porteranno il protagonista in altre due versioni differenti dello stesso piano. Se una dimensione è quella di investigazione, un’altra sarà di combattimento, dove potremo sparare ai mostri che ci inseguiranno, mentre l’ultima sara’ piena di indizi da scoprire, aprendo cassetti, controllando sotto i letti ecc, ma all’interno di un ambiente freddo come il ghiaccio e che ucciderà il nostro eroe se non troverà spesso delle fonti di calore.

Una volta svolte le varie sidequest sul piano e scoperti tutti gli indizi, avremo modo di trovare la chiave che apre la porta finale del piano così da calarci nella botola che porta al piano successivo. Naturalmente, tra il freddo e i mostri, la morte è sempre dietro l’angolo, costringendoci a ricominciare daccapo come nel più spietato dei roguelike.