La saga di Pokemon è ormai una leggenda, e sono passati ormai quasi 25 anni da quel lontano 1999 in cui arrivarono nei nostri negozi Pokemon Rosso e Pokemon Blu. Da un lato ci sono i vecchiettini come me che si sono goduti l’intera saga sin dall’inizio, dall’altra abbiamo i più giovani che stanno imparando a conoscere la serie con le nuove generazioni e a ripercorrere i vecchi passi grazie ai remake che Nintendo rilascia ciclicamente.
Dopo una generazione criticata sotto diversi aspetti con Spada e Scudo, Pokemon decide finalmente di rinnovarsi completamente, lanciandoci contro Pokemon Scarlatto e Pokemon Violetto, che nonostante mantengano diversi capisaldi della saga, stravolgono molti trope aumentando la qualità della vita e mettendo alla prova cosa si è imparato dall’esperienza di Leggende Pokemon: Arceus.
Partiamo dall’inizio però: in Pokemon Scarlatto e Violetto, non appena inizieremo la nostra partita, per la prima volta non ci verrà chiesto specificatamente se siamo un ragazzo o una ragazza. Potremo partire da un modello base (il quale deciderà esclusivamente se gli altri personaggi si riferiranno a noi al maschile o al femminile) e da lì potremo personalizzare completamente il nostro allenatore, che potrà essere come noi desideriamo a prescindere dal sesso. Questa è la prima volta in assoluto che un gioco di Pokemon riesce ad essere così inclusivo da permettere al giocatore di creare un aspetto genderfree, e questo non possiamo fare altro che apprezzarlo enormemente.
Il nostro giovane allenatore è pronto a lasciare casa, così come accade per gli altri titoli, ma stavolta non viene mandato dalla madre in giro per il mondo in maniera irresponsabile, bensì in un’accademia per completare i suoi studi. In Pokemon Scarlatto frequenteremo l’Accademia Arancia, mentre in Pokemon Violetto andremo a studiare all’Accademia Uva. La differenza tra le due versioni sta principalmente nel colore dell’ambientazione a scuola e nel colore della divisa scolastica. Prima del nostro trasferimento conosceremo l’illustre preside della scuola, Clavel, che ci permetterà di scegliere uno tra i 3 Pokemon iniziali di Scarlatto e Violetto: Fuecoco, il Pokemon Fuocodrillo, Quaxly, il Pokemon Anatroccolo, e Sprigatito, il Pokemon Erbagatto. Successivamente faremo anche la conoscenza di Nemi, nostra compagna di classe e campionessa della Lega, e di Pepe, nostro senpai e grande cuoco di manicaretti.
Una volta presa confidenza con la vita scolastica e con le meccaniche di base, troveremo arenato in spiaggia e ferito il Pokemon Leggendario di questa generazione. Koraidon per Scarlatto e Miraidon per Violetto saranno grati del nostro aiuto e inizieranno a seguirci, diventando di fatto la nostra cavalcatura per girare velocemente tutta la regione di Paldea ma impossibilitati a combattere poichè privi di forze per assumere la loro Forma Lotta.
Da qui in poi, Pokemon Scarlatto e Pokemon Violetto ci lasciano praticamente carta bianca. Mentre nei vecchi titoli eravamo costretti a scelte obbligate, stavolta l’open world ci consente di esplorare come meglio crediamo, vivendo allo stesso tempo 3 diverse avventure da svolgere nell’ordine che preferiamo. La prima di esse è la solita ricerca delle palestre per ottenere le medaglie e sfidare poi la Lega Pokemon. La seconda consiste nel dare la caccia a degli strani Pokemon giganteschi e fortissimi, chiamati Dominanti. Sconfiggerli ci permetterà di trovare particolari spezie leggendarie adatte a creare, per Pepe, prelibatezze in grado di curare da qualsiasi male (e sbloccare nuove funzionalità per Koraidon e Miraidon). L’ultima avventura è la guerra contro il Team Star, il Team “malvagio” di questa generazione, composto da studenti reietti che hanno abbandonato gli studi. Il nostro scopo sarà quello di affrontare le loro basi e spodestare i leader dell’organizzazione, tuttavia non è esattamente chiaro cosa questi ragazzi stiano facendo di male. Non utilizzano i Pokemon per scopi malvagi, nè causano problemi visibili o con chiare conseguenze. A conti fatti se ne stanno lì tranquilli nelle loro basi, e la nostra interferenza è più che altro un favore al preside per far sì che ritrovino la giusta via.
La grande libertà che ci viene conferita funziona piuttosto bene, e le novità non sono poche. Prima tra tutte c’è la nuova caratteristica di potenziamento delle creaturine tascabili: se nelle scorse generazioni abbiamo avuto Megaevoluzioni, Mosse Z e Dynamax, stavolta abbiamo la Teracristallizzazione. Ogni Pokemon avrà infatti un suo Teratipo, e utilizzare la Teracristallizzazione muterà il tipo del Pokemon nel suo Teratipo, così da mutare le sue debolezze o potenziare al massimo le sue mosse con uno Stab mirato. L’esempio perfetto lo abbiamo nella prima palestra, dove il Capopalestra Erba metterà in campo un Sudowoodo che, dal suo tipo di Roccia, muterà in tipo Erba grazie alla Teracristallizzazione. Sarà possibile partecipare online anche a Raid multigiocatore contro Pokemon con Teratipi particolari, così come accadeva per i Pokemon Dynamax in Spada e Scudo, così da catturarli e ottenere molti oggetti utili.
La qualità della vita è migliorata di molto: gli allenatori avversari ci sfideranno solo se andremo a parlarci e non saranno più una tappa obbligata, potremo aprire il box dove vogliamo e saranno presenti oggetti in grado di cambiare natura, EV, e teratipo dei nostri mosticiattoli. Potremo accamparci in un picnic in grado di far sfornare molte uova in poco tempo ai Pokemon, e potremo anche portare a passeggio il primo Pokemon della squadra che attaccherà in autonomia i Pokemon selvatici (ora visibili sul campo) così da ottenere esperienza e materiali dai mostri più deboli senza dover perdere tempo in inutili lotte.
Per quanto tutto ciò sia divertente e ben riuscito, il gioco non è esente da problematiche. Il comparto tecnico di Pokemon Scarlatto e Violetto è quantomeno imbarazzante, con una grafica raffazzonata e poco convincente, evidenti cali di frame rate anche quando non c’è quasi nulla su schermo, e una quantità di bug che farebbe invidia ai giochi Bethesda. Dato che parliamo di una console che, ormai molti anni fa, faceva girare Zelda Breath of the Wild in maniera perfetta, non possiamo che scuotere il capo affermando senza ombra di dubbio che il comparto tecnico e la programmazione di Scarlatto e Violetto sono imperdonabili.
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VALUTAZIONE FINALE - Pokemon Scarlatto e Pokemon Violetto
Pokemon Scarlatto e Pokemon Violetto riescono nell'incredibile impresa di ergersi a giochi più riusciti e più divertenti dell'intera serie, e allo stesso tempo alla triste impresa di essere i peggiori riusciti tecnicamente.
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