Voyage – Recensione

In questa sede di recensioni, non è una novità la nostra abitudine ad essere un pò prolissi riguardo il gameplay dei giochi messi in esame e in generale riguardo la qualità dell’opera in questione. Potreste restare perplessi dalla brevità di questo articolo, ma d’altra parte ci sono situazioni in cui è inutile spendere troppe parole su qualcosa di estremamente semplice e breve.

Probabilmente ricorderete le “esperienze” videoludiche che ci furono proposte ai tempi di Playstation 3 come Flow, Flower, e Journey. Quest’oggi andiamo ad analizzare un titolo di questa risma, il suo nome è Voyage.

Come nei titoli sopracitati, Voyage non è un vero e proprio videogame con chissà quale gameplay, ma un’esperienza di viaggio in cui non faremo altro che ammirare stupendi paesaggi, con una meravigliosa colonna sonora ad accompagnarci. Saremo alla guida di due personaggi intenti in questa lunga camminata, personaggi di cui potremo cambiare il controllo con un semplice tasto, o anche controllabili da ben due persone in una sorta di avventura cooperativa con un amico.

Durante il viaggio dei nostri due avventurieri, capiteranno spesso situazioni in cui dovremo spostare oggetti, come una roccia al punto giusto o una barca nell’acqua. In quel caso ci basterà premere il pulsante azione davanti a quell’oggetto e poi inclinare lo stick nella direzione dove vogliamo spostarlo. Questa è effettivamente l’unica meccanica di gameplay dell’intero gioco, il che può ovviamente essere considerato sia un pro che un contro.

Se il pro è un’esperienza leggera e incredibilmente rilassante, il contro di tutto ciò è che il titolo in sè già dura pochissimo (in circa 2 ore arriveremo ai titoli di coda), ma in questo pochissimo tempo le azioni di spostamento degli oggetti sono lunghe e tediose. Forse gli sviluppatori volevano mostrarci su schermo lo sforzo dei protagonisti nel muovere questi pesanti oggetti, ma osservare per un minuto buono una roccia che viene spostata da sinistra verso destra è tutto fuorchè interessante.