Tainted Grail: The Fall of Avalon – Recensione

Dopo oltre due anni di sviluppo in accesso anticipato, il team di Questline e Awaken Realms ha finalmente rilasciato la versione completa di Tainted Grail: The Fall of Avalon. Basato sull’omonimo gioco da tavolo di successo, questo RPG open world in prima persona offre una rilettura cupa e matura delle leggende arturiane, distanziandosi completamente dai classici cavalieri dall’armatura scintillante per immergersi in un mondo devastato e corrotto.

Introduzione

Tainted Grail: The Fall of Avalon si presenta come una lettera d’amore ai grandi classici del genere RPG in prima persona, con riferimenti evidenti a titoli come The Elder Scrolls IV: Oblivion, The Witcher 3 e Risen. Tuttavia, questo non è un semplice clone: il gioco riesce a distinguersi per la sua atmosfera particolarmente oscura e l’ambientazione che reinterpreta il mito arturiano attraverso una lente decisamente più cupa.

Ambientato circa 600 anni dopo la morte di Re Artù, il gioco ci catapulta in un’Avalon completamente diversa da quella delle leggende tradizionali. L’isola è ormai devastata dalla Piaga Rossa e dalla Wyrdness, una forza primordiale e caotica che altera la realtà stessa e gli esseri che la abitano. Il giocatore inizia come un prigioniero che scopre di essere legato all’anima del leggendario Re Artù, morto da secoli, dando inizio a una quest per raccogliere i frammenti dell’anima del re per aiutare nella sua resurrezione.

Tainted Grail: The Fall of Avalon
Copertina di gioco

Gameplay

Il gameplay di Tainted Grail: The Fall of Avalon si sviluppa principalmente in prima persona, anche se è disponibile una modalità in terza persona pensata per l’accessibilità. Il gioco offre un mondo aperto diviso in tre zone principali: Horns of the South, Cuanacht e Forlorn Swords. Con oltre 200 missioni secondarie, più di 70 dungeon e 250 NPC, il titolo promette tra le 50 e le 70 ore di gameplay.

Il sistema di combattimento è stato uno degli aspetti più rivisti durante lo sviluppo. Tutti i tipi di armi sono stati riequilibrati in termini di danno e costo di stamina, con l’obiettivo di rendere il combattimento corpo a corpo più competitivo rispetto alle opzioni a distanza. Gli scontri richiedono strategia e tempismo, con l’evasione che gioca un ruolo fondamentale nel sopravvivere agli attacchi nemici. Il sistema di weight management influenza significativamente le prestazioni del personaggio: essere leggeri riduce il consumo di stamina del 25%, mentre l’essere pesanti aumenta il consumo del 100% e rende il personaggio più facile da individuare.

Il gioco incorpora diversi sistemi di crafting, alchimia, cucina, pesca, decorazione della casa e agricoltura. Durante la notte può verificarsi il fenomeno chiamato “Wyrdnight”, durante il quale la Wyrdness si intensifica evocando nemici più potenti. Il sistema di progressione è basato su competenze che si sviluppano attraverso l’uso, con alberi di talenti che permettono di specializzarsi in diversi stili di gioco.

Storia di Tainted Grail: The Fall of Avalon

La narrativa di Tainted Grail rappresenta uno dei suoi punti di forza principali. La storia si allontana completamente dalla fantasia eroica tradizionale per abbracciare toni cupi e complessi. L’isola di Avalon non è mai stata pensata per gli esseri umani: apparteneva a poteri immortali e contorti, ma Artù riuscì a sottometterla metro per metro, sottraendo il Graal agli antichi abitanti e utilizzandolo per portare le leggi del mondo umano in questa terra maledetta.

Il gioco esplora le conseguenze delle azioni di Artù secoli dopo la sua morte. I menhir che tenevano lontani gli antichi poteri ora si stanno spegnendo, e la terra si sta frammentando mentre sprofonda nella Wyrdness. Ogni scelta del giocatore ha conseguenze pesanti, spesso non etiche, che si ripercuotono durante tutta la campagna. La narrazione utilizza Arthur come punto di vista, permettendo al giocatore di vedere il mondo attraverso gli occhi del re e comprendere come le sue azioni abbiano influenzato la società che ha costruito.

La storia presenta oltre 200 missioni secondarie con decisioni che portano a diversi esiti narrativi, influenzando le relazioni con personaggi e fazioni del gioco. La storia principale offre decine di finali possibili, garantendo un’alta rigiocabilità.

Combattimento in game

Grafica ed effetti sonori

Dal punto di vista tecnico, Tainted Grail: The Fall of Avalon non punta a raggiungere gli standard grafici di un titolo AAA. Tuttavia, il gioco riesce a creare un’atmosfera efficace attraverso il suo design artistico e la direzione visiva. Il mondo di Avalon è descritto come: bello sia nella sua eleganza che nel suo orrore, con panorami fantastici che si alternano a scene di decadenza e corruzione.

La colonna sonora è più che azzeccata e in tema con il titolo. Gli effetti sonori ambientali sono adeguati alle diverse location e situazioni.

Tuttavia, il gioco soffre di diversi problemi tecnici. Come numerosi bug, problemi di collisione, cali di frame rate occasionali e pop-up isolati. Alcuni problemi riguardano hitbox imperfette e legnosità nel combattimento, inoltre, l’intelligenza artificiale dei nemici non sempre brilla, con alcuni boss che possono essere sconfitti semplicemente girandoci intorno.

Conclusione di Tainted Grail: The Fall of Avalon

Tainted Grail: The Fall of Avalon si presenta come un titolo ambizioso che riesce a distinguersi nel panorama degli RPG open world per la sua interpretazione originale delle leggende arturiane. Nonostante i numerosi problemi tecnici e la mancanza di polish tipica dei titoli AAA, il gioco offre un’esperienza narrativa coinvolgente e un mondo ricco di contenuti.

La produzione di Questline e Awaken Realms rappresenta chiaramente un progetto fatto con passione, dove l’ambizione è evidente in ogni aspetto del gioco. Per gli amanti del genere RPG classico e per chi cerca un’esperienza narrativa matura e complessa, Tainted Grail può offrire dalle 50 alle 70 ore di intrattenimento solido. Tuttavia, coloro che non tollerano bug e problemi tecnici potrebbero preferire attendere patch future che migliorino la stabilità generale.

Il gioco si rivolge principalmente a giocatori nostalgici dei classici RPG in prima persona, offrendo un ritorno ai tempi di Oblivion e Morrowind con una prospettiva più matura e oscura. Pur non inventando nulla di nuovo nel genere, Tainted Grail riesce a reinterpretare con successo elementi familiari attraverso la sua lente narrativa unica, risultando in un’esperienza che, nonostante i suoi difetti, può lasciare un’impressione duratura sui giocatori disposti a immergersi nel suo mondo cupo e affascinante.

Inventario personaggio
Tainted Grail: The Fall of Avalon - Recensione
6.5

Tainted Grail: The Fall of Avalon offre una rilettura cupa delle leggende arturiane in un RPG open world ricco di contenuti. Nonostante i problemi tecnici e la mancanza di polish, il gioco convince per la sua narrativa matura e l'atmosfera oscura. Con oltre 200 missioni e 50-70 ore di gameplay, rappresenta un ritorno ai classici del genere che saprà soddisfare i nostalgici degli RPG in prima persona, purché si sia disposti a perdonare alcuni difetti tecnici.

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