Sviluppato da AFIL Games e uscito nel 2022, Sokomage è un rompicapo in stile pixel art della famiglia dei sokoban, in cui bisogna risolvere dei puzzle tramite lo spostamento di blocchi. L’8 agosto 2024 è stata rilasciata la versione per Nintendo Switch, che abbiamo potuto provare e recensire.
Partiamo subito col sottolineare che non vi sono differenze nei contenuti fra le release precedenti su PlayStation, Xbox e Steam e quella per Switch, perciò chi ha già giocato a Sokomage non avrà bisogno di riacquistarlo e chi vorrà giocarlo per la prima volta potrà scegliere indipendentemente dalla piattaforma. Anzi, come vedremo, questa versione Switch ha attualmente anche un grosso difetto di performance.
Gameplay di Sokomage
In Sokomage vestiremo i panni di un maghetto rosso che, con una bacchetta, spingerà blocchi di ghiaccio che serviranno a riempire alcune buche nel terreno che bloccano il passaggio verso un cristallo magico. Una volta raggiunto e toccato il cristallo, passeremo immediatamente al livello successivo, per un totale di 30 livelli. Oltre ai cilindri di ghiaccio, nei vari stage ci saranno:
– Cespugli, che il nostro mago potrà rompere per creare utili corridoi oppure lasciare intatti affinché fungano da barriera che fermerà il blocco di ghiaccio in punti strategici;
– X rosse, introdotte al livello 11, che indicheranno punti in cui il pezzo si stopperà anche senza aver raggiunto un ostacolo;
– Frecce azzurre, introdotte al livello 16, che spingeranno automaticamente il blocco di ghiaccio nella direzione in cui puntano.
Inoltre, quasi ogni livello si svolgerà in un ambiente più grande della singola inquadratura che avremo a schermo, costringendo il giocatore a transitare fra un riquadro e l’altro della mappa e talvolta a ricordare, in minima parte, la disposizione di blocchi e ostacoli nelle altre sezioni.
Queste “quattro meccaniche e mezza” sono tutto ciò che compone il gameplay di Sokomage, che fa di semplicità e immediatezza, oltre che di un buon livello di sfida, i suoi punti di forza. Ma l’estrema semplicità del gameplay è in parte, paradossalmente, la causa dei grandi difetti di Sokomage.
Sokomage è lento
La progressione iniziale della difficoltà è buona dal punto di vista della complessità dei puzzle, ma i piccoli cambiamenti che arrivano al livello 11 e al livello 16 avvengono contemporaneamente troppo tardi e troppo presto. Troppo tardi perché fino al livello 10 il gioco consisterà solo nello spostare blocchi e già verso il settimo livello si accuserà un po’ di noia. Troppo presto perché, dopo l’introduzione delle frecce azzurre, non vi saranno altri cambiamenti del gameplay: questo significa ben 14 livelli in cui le interazioni saranno sempre le stesse. La ripetitività, unita alla lentezza dei movimenti del personaggio (in generale alla naturale lentezza del gioco) e agli spostamenti fra le varie inquadrature, genererà un gameplay molto pesante da digerire.
Il più grande difetto di Sokomage (al momento) su Switch
Inutili i tentativi di rendere più interessanti gli stage con i piccoli cambiamenti nell’ambientazione (i cespugli diventeranno arbusti rinsecchiti, i prati verdi verranno ricoperti da una coltre di neve). Anzi, probabilmente è proprio l’ambiente innevato introdotto al livello 21 che provoca un gravissimo calo di performance che rallenta Sokomage, rendendolo praticamente ingiocabile su Switch.
Due robette fastidiose
Inoltre, ci sono altri due difetti che rendono l’esperienza di gioco più fastidiosa:
1) Con il tasto Y del Joycon si può annullare l’ultima mossa eseguita, mentre con il tasto X si può resettare istantaneamente il livello. Se per errore viene premuta la X invece della Y, non vi sono misure di sicurezza e il giocatore dovrà rifare tutto daccapo, aumentando di non poco la frustrazione verso il gioco. Sarebbe bastata una semplice finestra di dialogo in cui si chiede se si è sicuri di voler resettare per evitare questo problema.
2) Quando si mette in pausa, per ritornare al gioco bisognerà premere sul pulsante “Continua” del menù. Se però avevamo fermato il maghetto di fronte a un elemento con cui si può interagire (un blocco di ghiaccio o un cespuglio), la A verrà registrata anche come azione e il maghetto sposterà il blocco o romperà il cespuglio. Un piccolo errore che grazie alla funzione di annullamento dell’ultima azione potrà essere risolto dal giocatore, ma che necessiterebbe di essere corretto dagli sviluppatori.
Conclusioni
Insomma, se è vero che i diversi stage possono essere risolti in più modi, attualmente non vi sono incentivi a ritornare sui propri passi una volta completato un livello, né tantomeno rimane la voglia di rigiocare Sokomage una volta finito. Nonostante il gioco funzioni discretamente bene come sokoban, sicuramente per €5 nel vastissimo eShop di Nintendo si possono trovare rompicapi molto più interessanti (e soprattutto che non diventino ingiocabili poco prima della fine).
Se avete voglia di provare sulla vostra pelle quanto descritto in questa recensione, qui c’è il link alla versione Switch (in offerta a €3,99 fino al 14 agosto) e qui c’è il link alla versione Steam (€1,99).
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VALUTAZIONE FINALE - Sokomage (Nintendo Switch)
Buon livello di sfida, ma estremamente lento e ripetitivo, ai limiti del sopportabile. Su Switch, al momento è ingiocabile dal livello 21 in poi a causa di gravi problemi di performance.
Luconzio
Videogiocatore a tempo perso (e perdo tanto tempo), fan sfegatato delle cose gratis, amante della vaporwave e la mia console preferita è la PS2, quindi ormai sono già considerabile vecchio.
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