Ormai molti anni or sono, ai tempi di Playstation 3 e Xbox360, Rocksteady diede una vera e propria svolta ai videogiochi di supereroi, producendo Batman Arkham Asylum. Capolavoro assoluto all’epoca e che mantiene ancora tranquillamente il peso dei suoi anni, lo stile di quel gioco è stato poi ripreso e copiato da molti altri titoli a venire, come per esempio gli Spiderman di Sony. Tra molti alti e pochi bassi, Rocksteady ha settato uno standard a cui è sembrato venire lei stessa meno con i trailer di Suicide Squad: Kill the Justice League, che è parso a tutti un enorme passo indietro. Nella realtà dei fatti non si tratta affatto di un brutto gioco, ma fatica a trovare una vera e propria identità.
Con lo scopo di sconfiggere il super villain Brainiac, Amanda Waller mette insieme la famosa Suicide Squad, squadra di supercattivi che non ha altra scelta se non quella di ubbidire all’aguzzina, formata da Harley Quinn, Captain Boomerang, Deadshot, e Killer Shark. I personaggi sono ben caratterizzati e vederli interagire è dannatamente divertente, un pò come lo è stato per il videogioco dei Guardiani della Galassia qualche anno fa. Purtroppo lo stesso non si può dire per la Justice League, i cui componenti sono controllati da Brainiac, è vero, ma danno l’impressione di essere completamente fuori personaggio oltre al fatto che è impossibile avere due secondi di serietà prima che il tutto finisca in una battuta.
L’intero gioco si fonda su battaglie completamente anticlimatiche. Combattimenti che dovrebbero essere epici, contro eroi del calibro di Superman e Batman, finiscono con i nemici semplicemente sconfitti, senza che i protagonisti spendano parole sui loro trascorsi. In particolar modo è assurdo che Quinn non dica nulla riguardo Batman. Il boss finale stesso, Brainiac, compare solo per qualche istante e non porta ad un vero e proprio finale, che conduce solo a un endgame infinito e privo di conclusione.
Attraversare i livelli è abbastanza fastidioso a causa del fatto che ogni singolo personaggio ha diverse meccaniche di movimento legate a diverse combinazioni di pulsanti. A parte ciò, che rende a volte le cose complicate, il combattimento in sè è molto divertente e interessante. Ogni personaggio ha abilità esclusive e uno skill tree con mosse e skill da sbloccare, e avrà rilevanza anche la nostra strategia dato che a seconda delle parti del corpo in cui colpiremo i nemici ci saranno diversi effetti e conseguenze.
La mappa non è molto grande, ma l’esplorazione di Metropolis è un open world comunque molto soddisfacente e piena di cose da fare, tra indovinelli e trofei dell’enigmista nascosti in ogni dove.
Il gioco è sviluppato in maniera che l’endgame sia molto ampio e che i personaggi vogliano acquisire armi e risorse in vista di futuri aggiornamenti, cosa che purtroppo sappiamo già che non accadrà dato il flop delle vendite e l’annuncio del termine del supporto.
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VALUTAZIONE FINALE - Suicide Squad: Kill the Justice League
Suicide Squad: Kill the Justice League aveva molto potenziale e in linea di massima è anche piuttosto divertente da giocare, con una storia godibile. Purtroppo il gameplay e le missioni tendono a essere piuttosto ripetitivi. Anche una volta raggiunta la fine, diventa inutile continuare a giocare a causa del fatto che il supporto futuro è stato annullato.
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