The Last Faith

The Last Faith – Recensione

Mentre aspettiamo che Konami sforni un nuovo Castlevania in due dimensioni, sogno bagnato di tutti i fan del genere, molti altri sviluppatori indipendenti si sono cimentati nell’impresa, generando titoli di cui alcuni hanno anche avuto un discreto successo. The Last Faith ci propone qualcosa di similare, unendo però l’esplorazione di Castlevania all’atmosfera e al gameplay di Dark Souls, in maniera non del tutto dissimile da quello che ci propose Blasphemous.

The Last Faith

In the The Last Faith vivremo l’avventura nei panni di Eryk, un uomo privo di memoria e vittima di una maledizione che lo sta consumando man mano. Risvegliatosi a Mythringal, città dall’architettura gotica, Eryk scopre che tutti gli abitanti del luogo sono diventati orrende bestie violente. Proseguendo nella trama, dovremo aiutarlo a ricomporre il puzzle che spiega cosa è successo alla città e quale sia stato il suo ruolo in tutto questo.

The Last Faith

Dai Soulslike il gioco non riprende solamente lo stile di gameplay, ma anche la narrativa. Scoprire la trama sta al giocatore, mettendo insieme i pezzi dati dai pochi ed enigmatici dialoghi, e dalle descrizioni dei vari oggetti che troveremo. Similarmente, anche il level design è non lineare, con molte scorciatoie da sbloccare, e con un’infinità di mostri da combattere e che ci uccideranno di continuo.

The Last Faith

Se dovessimo proprio trovare un lato negativo in tutto ciò, è che troviamo tutto ciò che è presente nei Soulslike senza nemmeno una singola novità. C’è la questione delle anime da raccogliere nel luogo della nostra morte, ci sono le stesse stat da potenziare, e gli stessi tipi di tasti da premere per svolgere le medesime azioni.

The Last Faith

Graficamente The Last Faith è impressionante: la pixel art è stata fatta a modino, e soprattutto per il protagonista e per i boss ci sono delle animazioni spettacolari, prime tra tutte quelle dei colpi di grazia verso i nemici rimasti con poca vita. Il tutto è accompagnato da una palette di colori quasi monocromatica e una colonna sonora basata su corde e silenzi, che si ambientano perfettamente ad un titolo così cupo e pesante.

VALUTAZIONE FINALE - The Last Faith
8.0

The Last Faith prende a piene mani da Blasphemous e ci regala una fantastica esperienza che è un perfetto connubio tra un Metroidvania e un Soulslike.

User Rating: 0 ( 0 Votes )

Lascia un commento