Gematombe

Gematombe – Recensione

Come spesso accade su queste pagine, facciamo discorsi da boomer per boomer. Noi nati negli anni 80, che abbiamo iniziato a giocare ai videogames con sale giochi, Atari e NES, abbiamo inevitabilmente una visione diversa del mondo videoludico rispetto a quelli che si approcciano ad esso solo da qualche anno. Ormai sparito da fin troppo tempo, c’è un genere che divertiva moltissimo i giovani di quei tempi. Non credo che tale genere avesse un nome ben preciso, ma parliamo di quello che ha preso piede con Breakout e Arkanoid. In tale genere di giochi, in ogni livello sono presenti dei mattoni nella parte alta dello schermo, mentre in quella bassa c’è una sorta di piattaforma controllata da noi, muovibile a sinistra e a destra, con la quale dobbiamo acchiappare al volo una pallina in una sorta di ping pong cercando di farla andare contro tali mattoni e distruggerli tutti.

Gematombe

A quanto pare questo genere è tornato a pieno regime quest’oggi, con il gioco Gematombe, disponibile su Playstation, Switch, Steam, e Xbox One.

Gematombe

Il gameplay base è quello che abbiamo già spiegato, ma già graficamente Gematombe cattura immediatamente, con i suoi colori, il suo stile anime, e l’atmosfera molto simile a quella di un Puyo Puyo o di un Puzzle Bobble.

Gematombe

Rispetto ai capisaldi del genere, in Gematombe ci troviamo in 1VS1, che può essere contro il computer o contro altri giocatori, e dovremo cercare di colpire i mattoni degli stessi colori per distruggerli e caricare l’attacco speciale del nostro personaggio che andrà ad ostacolare in qualche modo l’avversario.

VALUTAZIONE FINALE - Gematombe
7.0

Gematombe prende spunto da diversi titoli arcade dell'epoca passata e crea attorno ad essi un proprio gameplay originale, divertente e interessante. Un applauso all'inventiva!

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