Cathedral

Cathedral

Cathedral arriva tra capo e collo nei nostri store, proponendoci un nuovo Metroidvania in pixelart, retrostyle come quasi tutti gli indie degli ultimi anni. Il problema di Cathedral è proprio che con questa ricetta va a scontrarsi direttamente con un sovraffollamento del genere. E’ molto ironico che per tantissimi anni non si era più visto alcun gioco di questo tipo, e con il ritorno della pixel art il genere sia tornato prepotentemente in voga.

Cathedral

Essenzialmente Cathedral ci presenta uno stile di gioco alla Metroid unito a uno stile grafico e di combattimento proprio di titoli come Shovel Knight. Con il nostro pad prenderemo immediatamente il controllo di un cavaliere senza nome (che apparentemente è una sorta di armatura vuota) intento a esplorare questa misteriosa cattedrale da cui uscirà presto per avventurarsi in aree esterne ancor più grandi e intricate. In ognuna di queste zone il cavaliere dovrà recuperare delle sfere magiche che lo condurranno in una dimensione ove risiede qualcosa di malvagio.

Cathedral

Quali sono i lati positivi di Cathedral? Sicuramente c’è da menzionare il level design, che unisce combattimenti a diversi enigmi e interessanti sezioni di platforming. Ottenendo nuovi poteri saremo sempre spronati a tornare sui nostri passi per ottenere nuovi tesori e equipaggiamenti che prima non erano raggiungibili. Oltre a potenziamenti vari, oggetti chiave, spade e armature, potremo trovare delle pergamene con poteri passivi, che possono variare da semplici buff ai danni a potenziamenti importantissimi come il doppio salto. Potremo equipaggiare però solamente 3 pergamene alla volta, rendendo alcune scelte un pò troppo limitanti dato che alcune di esse, come il doppio salto, sono così potenti che sarebbero dovute essere implementati come poteri passivi permanenti piuttosto che come buff di cui è possibile fare anche a meno.

Cathedral

Passiamo ora, ahimè, ai lati negativi dell’opera. Innanzitutto il combattimento è assolutamente sbilanciato: i nemici sono presenti in quantità industriali, e per tutta la durata del gioco si ha l’impressione di combattere continuamente, senza una fine, e in una maniera che “infastidisce” il giocatore da qualunque attività di esplorazione e puzzle solving. Se non bastasse il numero di nemici, a complicare le cose arriva un picco di difficoltà a partire dalla terza zona in poi, in cui i mostri inizieranno a infliggere danni veramente ingenti senza una possibilità da parte nostra di migliorare ulteriormente l’equipaggiamento. A quel punto finiremo a morire continuamente e senza sosta, e se uniamo questo fattore alla rarità di checkpoint, Cathedral diventerà inevitabilmente un titolo molto frustrante.

Cathedral

Altro difetto è la completa mancanza di identità: purtroppo sia il design del protagonista sia i tileset che compongono le ambientazioni sono totalmente anonime e prive di fascino rendendo Cathedral un gioco dallo stile “come tanti” e che non riesce a distinguersi.

VALUTAZIONE FINALE - Cathedral
6.0

Cathedral è un Metroidvania con un level design e un sistema interessanti, ma che soffre molto una mancanza d'identità.

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