Di fps in commercio ne esistono a migliaia: gratuiti, a pagamento , arcade e realistici. Questo ci permette quindi di avere una grande varietà di scelta. Nel tempo, vari franchise hanno preso il sopravvento e di conseguenza hanno avuto modo di comandare il mercato, per esempio CoD o Battlefield. In commercio esistono varie alternative che anche se a basso (o nullo) costo riescono a farci divertire da soli o in compagnia.
Tra questi, troviamo Enlisted, uscito a fine marzo di quest’anno, sviluppato dalla Gaijin (autrice tra le altre di War Thunder) un free to play multiplayer ambientato nella Seconda guerra mondiale.
Ritmi alti ed imprevidibilità dell’fps
Nel gioco morire non è per niente difficile grazie al sistema “One shot, One kill”: ogni colpo a segno infligge gravi danni che il più delle volte ci portano direttamente alla morte. Perciò bisogna sempre restare vigili ed essere più veloci del proprio avversario.
Nonostante ciò, tenendo conto della sua natura free to play (e di conseguenza accessibile a tutti, cosa che ci permette di giocare liberamente con i nostri amici) il prodotto è tutto sommato godibile. Dobbiamo anche ricordarci e considerare che il gioco è ancora una versione un’alpha, pertanto possiamo e dobbiamo aspettarci in futuro aggiornamenti che aggiungano elementi al gioco e ne risolvano i problemi.
Asse o Alleati?
Enlisted si sviluppa sulle due fazioni che si sono scontrate durante la II guerra: Asse e Alleati.
Prima di ogni partita potremmo infatti scegliere se cercare un match dove faremo parte dei primi o dei secondi (volendo possiamo anche permettere al gioco di rendere la scelta casuale). La nostra scelta cambia sostanzialmente quello che sarà il nostro ruolo nella partita. Con l’Asse dovremo solitamente difendere, con gli Alleati partire all’attacco per schiacciare gli avversari.
Ma questa scelta non è limitata ad “attacco e difesa”, poiché potremo infatti creare il nostro piccolo esercito, potenziando i soldati (di una fazione e l’altra) e dandogli armi e gadget sempre più efficaci che ci permetteranno di essere più competitivi in battaglia; in più le due fazioni saranno divise in squadre (cecchini, mitraglieri ecc.) che se utilizzate con cura possono dar vita a strategie vincenti.
Risulta molto importante sviluppare tutti i soldati, siccome quando scenderemo sul campo di battaglia questi ci seguiranno, e in caso di morte del personaggio che stiamo comandando avremo la possibilità di switchare ad un nostro soldato (se è ovviamente rimasto in vita).
Pay to win? No, ma…
I termini “potenziamenti”, “armi” e “migliori” possono sicuramente essere collegati a delle microtransazioni che renderebbero il gioco quindi troppo facile per chi vuole e può spenderci soldi. Fortunatamente non è così, siccome bisogna ricordare che le armi hanno praticamente tutte lo stesso danno. Pertanto le transazioni non possono creare gravi squilibri a favore di chi paga: un colpo singolo di un fucile fa sicuramente più danno di una mitraglietta. Ma questa ha una cadenza di fuoco decisamente maggiore che compensa la minor forza.
Bisogna però considerare che ci sono molte cose che si sbloccano solo giocando, ma pagando si possono ottenere istantaneamente. Rendendo il gioco quindi un “Pay to progress”, cosa che comunque non intacca in maniera grave gli equilibri (e di conseguenza la godibilità) del titolo fps.
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VALUTAZIONE FINALE - Enlisted
Enlisted ci offre un'esperienza intrigante e frenetica in maniera totalmente gratuita. Il gioco offre tante buone premesse, ma bisogna ricordare che è ancora un'open Alpha e pertanto ci sono ancora molti bug (visivi e non) che fanno un pò calare la godibilità del titolo. Consigliato se giocato con amici.
Alex
Nulla da dire,un giovane audace appassionato di anime e videogiochi che per qualche strana ragione ha deciso di fiondarsi anche nella scrittura di articoli su di essi ;)
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