WYRMHALL: Brush and Banter – Recensione

WYRMHALL: Brush and Banter è un titolo indie sviluppato da Leafy Games che propone un’esperienza particolare: vestire i panni di un piccolo goblin che si ritrova a lavorare in un chiosco di pulizia di artefatti magici. Questo gioco breve ma ricco di contenuti narrativi si svolge nell’arco di sette giorni, durante i quali incontreremo una variegata gamma di personaggi strambi e pulire oggetti dalle proprietà misteriose. Un’esperienza rilassata che punta tutto sulla narrazione e su meccaniche semplici ma funzionali, proponendosi come titolo “cozy” in un mercato sempre più attento a questo genere di esperienze.

Introduzione

Wyrmhall è un ritrovo magico dove si incontrano esploratori, guerrieri, maghi e creature di ogni tipo. In questo contesto, non interpreteremo il classico avventuriero, ma un goblin in cerca di lavoro che, rispondendo a un annuncio, si ritrova a gestire un chiosco di pulizia di artefatti magici. Il proprietario del negozio, Bimbly, entusiasta di prendersi una meritata vacanza, ci affiderà il compito di gestire l’attività per una settimana intera, lasciandoci alle prese con clienti bizzarri e manufatti con le più svariate proprietà.

WYRMHALL: Brush and Banter
Copertina di gioco

Gameplay di WYRMHALL: Brush and Banter

Dai primi momenti di gioco, dovremo occuparci della pulizia di vari artefatti magici, interagendo con i clienti e ascoltando le loro storie.
Inizialmente si hanno a disposizione tre strumenti basilari: un panno per rimuovere le macchie, una spazzola per lo sporco più ostinato e un sacchetto per catturare insetti e parassiti magici. Man mano che si avanza nel gioco, si sbloccano ulteriori strumenti come pinze per estrarre lumache di magma e un pugnale per rimuovere escrescenze problematiche, ampliando così le possibilità di interazione con gli oggetti.
La caratteristica interessante è che non ci sono timer o elementi stressanti: si può pulire con la massima calma, facendo ruotare l’oggetto per esaminarlo da tutte le angolazioni. La qualità della pulizia non è però un aspetto secondario: il modo in cui interagite con gli artefatti può influenzare lo sviluppo della storia e persino condurre a finali alternativi. Un lavoro approssimativo potrebbe portarci a dover affrontare un processo presso il tribunale dei maghi con l’accusa di frode nei confronti di potenti incantatori.

Una tazza particolare

Storia

L’aspetto narrativo, insieme al gameplay, rappresenta uno dei punti di forza di WYRMHALL: Brush and Banter. Il gioco non si limita a proporci una semplice attività ripetitiva, ma inserisce la pulizia in un contesto narrativo ricco e articolato.
Ogni cliente che si presenta al chiosco ha una propria personalità ben definita e una storia da raccontare. Le conversazioni sono spesso esilaranti e rivelano progressivamente dettagli sul mondo di Wyrmhall e sui suoi abitanti.
La storia prenderà direzioni diverse in base alle nostre scelte di dialogo e alla qualità del nostro lavoro di pulizia, offrendo diversi finali che incentivano la rigiocabilità nonostante la breve durata complessiva del titolo.

Pulendo una spada incantata

Grafica e comparto audio

WYRMHALL ha uno stile visivo colorato e cartoonesco che si adatta perfettamente al tono leggero e divertente del gioco. I personaggi sono caratterizzati da un design molto eccentrico, mentre gli artefatti da pulire presentano dettagli interessanti e variegati che rendono ogni nuovo oggetto una scoperta.
Wyrmhall stesso, collega migliaia di mondi diversi attraverso porte magiche chiamate “Wyrmdoor”, ed è rappresentato con uno stile vivace che contribuisce all’atmosfera accogliente del gioco, per quanto avremo poco modo di osservarla oltre il nostro chiosco.
Il comparto sonoro include una colonna sonora originale che accompagna piacevolmente le sessioni di pulizia, mentre gli effetti sonori aggiungono il giusto carattere alla nostra esperienza di gioco.

Conclusione di WYRMHALL: Brush and Banter

WYRMHALL: Brush and Banter è un’esperienza di gioco contenuta ma ben realizzata, che riesce nell’intento di offrire un passatempo rilassante senza rinunciare a una narrazione interessante e a personaggi memorabili. Con una durata di circa due ore per una singola partita, il gioco potrebbe sembrare troppo breve, ma la presenza di finali alternativi e percorsi narrativi diversi offre un buon incentivo a rigiocare più volte.
Il punto di forza principale risiede nella scrittura curata e nell’umorismo che unisce dialoghi e situazioni, rendendo ogni incontro con i clienti un momento piacevole e che ci strapperà sicuramente qualche risata. Le meccaniche di gioco, pur nella loro semplicità, risultano funzionali e mai frustranti.
Per tutti coloro che apprezzano le esperienze rilassate e narrative, o per chi è in cerca di un gioco che non richieda grande impegno ma sappia intrattenere con personaggi ben caratterizzati e situazioni assurde, WYRMHALL: Brush and Banter sarà l’ideale.

WYRMHALL: Brush and Banter - Recensione
9.0

WYRMHALL: Brush and Banter è un gioco indie "cozy" in cui interpreteremo un goblin che gestisce un chiosco di pulizia di artefatti magici. Personaggi eccentrici e storie intriganti accompagnate da un gamepaly semplice ma funzionale, grafica colorata e umorismo surreale garantiscono un'esperienza rilassante e rigiocabile, perfetta per chi cerca un passatempo leggero e divertente.

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