Vanguard Exiles – Recensione

Vanguard Exiles rappresenta un’interessante evoluzione nel panorama degli auto-battler, un genere che negli ultimi anni ha conquistato sempre più spazio nel mercato videoludico. Sviluppato da The Tea Division e progettato da Richard Garfield, il creatore di Magic: The Gathering, questo titolo si distingue per un approccio originale che mescola elementi di controllo territoriale, giochi mentali e strategie di bluff in un’ambientazione diesel punk post-Prima Guerra Mondiale.
Vanguard Exiles propone un sistema di gioco che si discosta dai tradizionali auto-battler per concentrarsi maggiormente sul controllo delle zone e sulla pianificazione tattica piuttosto che sul potenziamento progressivo delle unità.

Copertina di Vanguard Exiles
Copertina di gioco

Gameplay

L’esperienza di Vanguard Exiles risiede nel suo sistema di controllo territoriale. Diversamente da altri auto-battler come Teamfight Tactics o Auto Chess, dove le unità combattono automaticamente in una singola corsia, in questo gioco potremo posizionare strategicamente le nostre unità in diverse zone della mappa per guadagnare punti vittoria. L’elemento distintivo sta nel fatto che il dispiegamento delle unità avviene in segreto – né noi né il nostro avversario sapremo dove l’altro ha posizionato le proprie truppe fino all’inizio della fase di battaglia automatica.

Ogni partita si svolge su una mappa generata casualmente, con zone che offrono diversi quantitativi di punti vittoria e, talvolta, effetti speciali. Durante il gioco, la mappa evolve: alcune aree diventano inaccessibili, altre si aprono, creando corridoi che possono fungere da punti di strozzatura strategici. Questa continua evoluzione della mappa ci richiederà di adattare costantemente le nostre strategie di dispiegamento, rendendo ogni partita unica e imprevedibile.

Una caratteristica interessante del gioco è il sistema delle “Squad”, ovvero squadre generate e composte da unità di due fazioni diverse e azioni speciali. Queste azioni possono potenziare le unità schierate o influenzare le zone con effetti speciali. Alcune, come “Purify Station” che aggiunge l’effetto tossico a una zona o “Ruin” che distrugge completamente un’area, possono alterare drasticamente l’andamento della partita.

Il sistema economico del gioco appare piuttosto rigido. L’oro è scarso, ottenibile principalmente da zone specifiche o da alcune opzioni nel negozio, e non esiste un modo per aggiornare le opzioni di acquisto disponibili. Questo può portare a situazioni in cui un giocatore ha oro da spendere ma nessuna buona opzione nel negozio, limitando le possibilità strategiche e creando momenti di frustrazione.

Un aspetto che potrebbe dividere i pareri è la casualità nel movimento delle unità durante la fase di combattimento. Le unità scelgono automaticamente la direzione di attacco, senza darci la possibilità di sceglierle. Questa casualità può risultare frustrante, poiché le vittorie o le sconfitte possono talvolta dipendere più dalla fortuna che dalla pianificazione strategica. Il gioco offre uno strumento di analisi chiamato “resolver” che mostra se si è stati fortunati o meno, ma non cambia il fatto che alcune partite possano sentirsi decise dal caso piuttosto che dall’abilità.

Fase di gioco e combattimento

Storia di Vanguard Exiles

Vanguard Exiles è ambientato in un mondo fantasy post-Prima Guerra Mondiale con estetica punk, dove magia e tecnologia si fondono.
Il gioco viene descritto come “un gioco da tavolo che non può essere un gioco da tavolo”, una definizione che cattura bene la sua natura ibrida tra meccaniche da tabletop e videogioco. Come spiegato da Richard Garfield stesso, Vanguard Exiles “combina il design dei giochi da tavolo con il digitale, creando un’esperienza unica ed eclettica”.

Non sembra esserci una trama particolarmente elaborata, con il gioco che si concentra maggiormente sul gameplay piuttosto che sullo storytelling. Questa scelta è comprensibile per un titolo focalizzato principalmente sul multiplayer competitivo, dove l’interazione tra giocatori e le dinamiche di gioco prendono il sopravvento sulla narrazione.

Grafica e Comparto Audio

Visivamente, Vanguard Exiles adotta uno stile 2D con un’estetica steampunk che ben si adatta all’ambientazione. Le unità hanno aspetti distintivi, ciascuna con un look unico e un set di abilità specifiche che le differenziano. I campi di battaglia sono rappresentati con una grafica chiara che facilita la comprensione delle posizioni e delle zone strategiche, come un gioco da tavolo.

L’interfaccia utente, pur essendo generalmente comprensibile, presenta alcune criticità in termini di trasparenza delle informazioni. Un problema importante è l’impossibilità di ispezionare completamente le unità e le azioni di una Squad prima dell’inizio della partita, costringendoci a fare riferimento a documentazione esterna o a imparare per tentativi ed errori.

In merito al comparto audio non c’è molto da dire, se non che c’è tutto in necessario, senza infamia e senza lode.
Una colonna sonora non memorabile ed effetti audio metallici tra una scelta e l’altra.

Posizionamento delle truppe

Conclusione di Vanguard Exiles

Vanguard Exiles si presenta come un tentativo interessante di innovare il genere degli auto-battler, introducendo elementi di controllo territoriale e bluff strategico che possono risultare stimolanti per gli appassionati di giochi tattici. Il sistema di dispiegamento segreto delle unità e l’evoluzione dinamica della mappa offrono un’esperienza tattica che richiede pianificazione e adattabilità.

Tuttavia, il gioco mostra alcune debolezze che potrebbero limitarne il potenziale. Il sistema economico rigido riduce le opzioni strategiche a nostra disposizione, mentre gli elementi di casualità nel movimento delle unità possono farci sentire meno in controllo del nostro destino. L’interfaccia utente necessita di miglioramenti per fornire tutte le informazioni necessarie, specialmente durante la fase di selezione delle squadre.

Vanguard Exiles è consigliato agli appassionati di giochi di strategia e controllo territoriale che cercano un’alternativa ai classici auto-battler e che non temono una curva di apprendimento inizialmente ripida. Il potenziale c’è, ma il successo del titolo dipenderà dalla capacità degli sviluppatori di affinare il bilanciamento e migliorare gli aspetti che attualmente risultano meno convincenti.

Vanguard Exiles - Recensione
7.5

Vanguard Exiles si distingue nel panorama degli auto-battler grazie al suo innovativo sistema di controllo territoriale e bluff strategico. Il gioco offre un'esperienza tattica stimolante con mappe dinamiche e dispiegamento segreto delle unità. Nonostante questi punti di forza, presenta alcune criticità come un sistema economico rigido, elementi di casualità nei combattimenti che possono risultare frustranti e un'interfaccia utente non sempre intuitiva.

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