Nel 2016 la DICE pubblicò il 15esimo capitolo dell’ormai più che famigerata serie “Battlefield”.
Finalmente la WWI!
Il titolo salta subito all’occhio per una particolare caratteristica: è ambientato nella prima guerra mondiale, un tema assolutamente troppo sottovalutato e che meriterebbe più attenzione, magari grazie a qualche titolo di valore (come è appunto Battlefield 1). Questa particolare ambientazione suscita sicuramente curiosità nel giocatore, ormai abituato alla classica Seconda guerra, o a conflitti ambientati nel futuro/presente (come BF4).
Fin dal tutorial il gioco mette in chiaro le sue qualità (fra tutte quelle audio-visive, di cui parleremo dopo) con un’introduzione nella quale abbiamo modo di utilizzare vari soldati con diversi compiti, e alla morte di ognuno di questi (canonicamente muoiono tutti, anche se dovessimo sopravvivere alla fine verremo uccisi) ci usciranno le sue info come nome e anno di nascita/morte, per poi farci passare al prossimo personaggio.
Tante piccole (ma grandi) storie
In Battlefield 1 parteciperemo a 5 (escluso il prologo) mini storie in cui impersoneremo vari soldati della grande guerra che hanno ognuno un obiettivo ben specifico. Queste avventure sono di breve durata (alcune completabili anche in circa 30 minuti/un’ora) e probabilmente servono a introdurci a vari aspetti del gioco che poi ritroveremo nel multiplayer. A discapito però di quanto impiegheremo per completare tutte le storie, è sicuro che queste ci faranno divertire, e chissà, ad alcuni anche commuovere.
Le varie missioni sono sempre diverse e non lasciano quasi mai spazio alla ripetitività, anzi, alcune parti godono di una suspence e intensità molto rare, come può essere l’eccezionale ricerca di Matteo da parte del fratello Luca in “Avanti Savoia!” (Soggettivamente la migliore tra le storie per narrativa e azione, oltre al fatto di essere ambientata nei monti Italiani, stupendi visivamente)
In tutte queste storie affronteremo i principali temi della prima guerra mondiale come la sofferenza, la morte, il dolore, la perdita di compagni e altro; Vale comunque assolutamente la pena giocare e completarle tutte
- Sangue e fango
- Amici nelle alte sfere
- Avanti Savoia
- Il portaordini
- Nulla è scritto
Audio e video da BRIVIDI in questo battlefield!
Si sa, da un gioco della fama di Battlefield ormai ci si aspetta sempre un ottimo livello audiovisivo, ma questo titolo si è assolutamente superato. Le ambientazioni sono curate benissimo, dal Monte grappa all’isolata Cambrai; in più i personaggi, le armi e tutto quello che compone il gioco sono creati e disposti in maniera ottima (ricordiamo che parliamo di un gioco del 2016).
In battlefield 1, si può notare una caratteristica tipica della saga: la distruzione ambientale. Battlefield è noto per spendere molte risorse su questo aspetto, e in questo gioco il lavoro è ripagato in maniera sopraffina: ogni colpo che spareremo, ogni granata che lanceremo o ogni volta che passeremo su qualcosa con un mezzo (pesante) contribuirà ad alterare l’ambiente di gioco, distruggendo case, muri o altro.
Per quanto riguarda l’aspetto uditivo, le colonne sonore rappresentano alla perfezione ogni momento di gioco, con musiche che seguono precisamente il livello di tensione che stiamo vivendo durante un certo pezzo di missione; Alcuni momenti che richiedono sottofondi più drammatici verranno accompagnati quindi da pezzi più lenti e “orchestrali” che cercheranno di trarre quante più emozioni possibili dal giocatore.
Parlando invece dell’audio di gioco, il primo consiglio che vi posso dare è quello di sfruttare a dovere le cuffie.
Grazie infatti a delle cuffie di qualità avremo modo di sfruttare a pieno potenziale l’ottimo audio di gioco, ricco di effetti sonori curati al dettaglio e nel quale la profondità sarà piacevole, permettendoci anche di utilizzare l’udito per capire dove si trovano i nostri nemici (per questo non si gioca mai ad uno sparatutto ascoltando la musica!). Il doppiaggio in italiano è più che accettabile permettendoci di godere del gioco anche nella nostra lingua, magari per evitare di leggere i sottotitoli.
Il multiplayer di battlefield?
Come già specificato, la modalità single player è più un pretesto per accompagnarci al multiplayer, che è il marchio di fabbrica della saga.
La modalità è molto frenetica ed intensa e le prime volte possono sicuramente causare molta confusione nei giocatori, specie se abituati all’offline. Ma se accompagnati da amici, l’esperienza diventa sicuramente più facile e divertente.
L’esperienza di gioco non è assolutamente ripetitiva e le varie modalità di gioco sicuramente aiutano. Fra queste troviamo per esempio Corsa e Dominio, Conquista o Operazioni, tutte diverse tra loro e che regalano momenti diversi
Occhio a non arrabbiarsi con i propri compagni però eh! 😉
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VALUTAZIONE FINALE - Battlefield 1
Battlefield 1 è probabilmente uno dei migliori capitoli della saga. Bello, avvincente e completo, il gioco ha tutte le carte in regola per entrare nella storia del suo genere. Un reparto audiovisivo eccellente, delle storie scritte bene e un gameplay divertente compongono un titolo ottimo.
Alex
Nulla da dire,un giovane audace appassionato di anime e videogiochi che per qualche strana ragione ha deciso di fiondarsi anche nella scrittura di articoli su di essi ;)
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