Introduzione
Pianificato per il rilascio il 13 Novembre 2020, Call Of Duty Black Ops Cold War è il nuovo capitolo della serie Black Ops (undicesimo della serie in generale). Lo sviluppatore statunitense Treyarch, in collaborazione con Raven, riprova a ottenere il successo avuto in passato e dopo averci deliziato con l’uscita di una versione Alpha completamente pubblica, stavolta è tempo di Beta. Resa disponibile con accesso anticipato per i possessori di PS4 l’8 Ottobre, dal 15 Ottobre è stata aperta a tutti. Noi l’abbiamo quindi scaricata dallo store del Playstation Network e giocata fino alla sua chiusura, avvenuta il 19 Ottobre, e riportiamo in questo articolo i nostri giudizi.
Una carrellata di menu
Dopo il caricamento iniziale siamo entrati a pieno titolo nel menu principale che prevede l’accesso alle diverse sezioni principali quali Campagna, Multigiocatore, Warzone (che riporta in maniera diretta al titolo free-to-play), la modalità Zombie e il Negozio.
Essendo una Beta multigiocatore questa è stata l’unica sezione resa accessibile a tutti i possessori, perciò ci siamo spinti più in là e il gioco ci ha catapultato nella sezione squisitamente online del nuovo titolo. Quest’ultima contiene tutti i menu che un giocatore abituato alla serie si aspetterebbe, facilmente navigabili tramite i tasti dorsali (R1 e L1) del nostro pad.
Abbiamo quindi a prima vista la schermata dedicata alla Lobby che ci permette di cercare una partita, visualizzare i messaggi del giorno, invitare i nostri amici e visionare tutte le informazioni riguardanti il pre-partita.
La sezione dedicata all’Equipaggiamento ci permette (dopo aver soddisfatto il requisito minimo del raggiungimento del livello 4), di creare una classe tutta nostra, personalizzabile in tutto e per tutto. Possiamo quindi procedere alla scelta delle nostre armi principali e secondarie, equipaggiarne i rispettivi accessori tramite l’Armaiolo, cambiare l’equipaggiamento tattico e letale e impostare le Wildcard, le specialità della nostra classe. In tale sezione possiamo anche scegliere la nostra Serie di Punti. in questo capitolo, inanellando azioni legate alle uccisioni e agli obiettivi, al raggiungimento del punteggio richiesto, possiamo utilizzare la serie selezionata in precedenza, senza che la nostra triste caduta interrompa la nostra avanzata
La sezione relativa agli Operatori, invece, ci consente d’impostare il nostro alter ego digitale tramite una selezione di personaggi predefiniti, tutti iconici della serie, come Woods, presente nei precedenti capitoli, e Adler, protagonista della nuova campagna.
Proseguendo troviamo il menù Sfide che risulta però bloccata, al contrario della sezione Caserma, nella quale potremo scegliere il nostro Tag Clan, visualizzare statistiche, classifiche e personalizzare la nostra identità giocatore.
Infine ritroviamo anche qui il menu relativo al Negozio, dove con valuta reale possiamo effettuare acquisti relativi al gioco, ma lasciamo i menu e cerchiamo di entrare nel vivo dell’azione.
Un assaggio delle modalità presenti
La scelta delle modalità giocabili nella Beta risulta piuttosto variegata e, a nostro avviso, soddisfacente. Tramite i menu reperibili nella schermata Lobby è possibile partecipare alle partite nelle classiche modalità 6vs6 come il Deathmatch a Squadre, Postazione, Dominio, Uccisione Confermata e Controllo. La più grande novità risiede nella sezione relativa alle modalità 12vs12 e oltre quali Scorta Vip, Bomba Sporca, Moshpit Armi Combinate.
Nella inedita Scorta VIP, due squadre composte ognuna da 6 giocatori, si alternano in quattro round per tentare di estrarre il VIP che ha a sua disposizione un equipaggiamento speciale e la serie di punti Aereo Spia. Per tutti gli altri giocatori le serie di punti risultano disabilitate e la vittoria spetta alla prima squadra che riesce nell’estradizione del proprio VIP, possibile tramite il raggiungimento di uno dei due obiettivi presenti nella mappa o nell’eliminazione di quello nemico. In tale modalità è possibile cadere a terra e venire rianimati da un compagno di squadra prima di passare a miglior vita e le partite hanno un tempo limite di circa 3 minuti, ma solitamente non si arriva quasi mai ad un nulla di fatto, sia per la quantità di giocatori sia per la brevità della partita che spinge a fare del proprio meglio.
In Bomba Sporca 10 team, composti da un massimo di 5 giocatori ciascuno, si affrontano su vasti terreni di battaglia a caccia dell’Uranio per armare le bombe piazzate in diversi punti delle ambientazioni giocabili. L’uranio è ottenibile uccidendo i giocatori o controllando in apposite casse sparse per la mappe, quest’ultime fondamentali anche per trovare scorte in grado di garantirci la sopravvivenza (quali corazze, auto rianimazioni, ecc.) e serie di punti. Il componente va poi depositato alle bombe e raggiunte le 20 unità è possibile la detonazione causando il rilascio della sostanza radioattiva in una determinata area, acquisendo così punti per la vittoria, ottenibile al raggiungimento di un totale di 500 punti. Al momento dell’esplosione, i giocatori che entreranno nella zona assorbiranno le radiazioni e con il passare del tempo all’interno della nube tossica, il nostro alter ego risentirà di debolezza, spossatezza e infine emorragia interna che porterà lentamente e inevitabilmente alla morte. In tale modalità, simile a Warzone, ogni giocatore entrerà in campo scegliendo la propria classe e paracadutandosi da un aereo. Nel caso si venga atterrati è possibile venire rianimati dai compagni di squadra e in caso di morte è possibile effettuare lo schieramento aereo o, se selezionabile, su un compagno di squadra, a patto che la nostra squadra non sia stata uccisa. In tal caso si dovrà attendere 20 secondi per poter rientrare sul campo. Lo spostamento a bordo dei veicoli, quindi, risulta veramente utile per sfuggire alle grinfie del nemico ed è possibile usare anche elicotteri d’assalto.
Infine nella nuova Moshpit Armi Combinate si alternano due modalità di gioco quali Dominio e Assalto. Nella prima, le due fazioni composte da 12 giocatori ciascuna, devono catturare le varie bandiere e difenderle utilizzando armi e mezzi. Più bandiere vengono catturate, maggiori sono i punti che si ottengono e al raggiungimento di 400 punti viene dichiarata la vittoria. Diverso invece il discorso in Assalto dove si dispone di un intero round per catturare le zone che appaiono sulla mappa. Quante più persone restano nella zona, tanto più rapida sarà la cattura e i punti Impeto guadagnati attraverso le azioni di squadra ci permetteranno di sbloccare una più rapida cattura delle successive zone. La prima squadra che riesce a ottenerle tutte si aggiudica la vittoria, altrimenti, dopo circa 5 minuti, si passa al round supplementare per decretare ufficialmente il vincitore.
Uno sguardo alle mappe disponibili
Per quanto riguarda le mappe ci si ritrova di fronte a una buona varietà. In primo luogo segnaliamo Miami e Moscow che offrono la classica ambientazione urbana; mentre in America si combatte di notte, illuminati da insegne al neon e luci artificiali nell’Unione Sovietica lo si fa di giorno, alla luce di un sole e di un clima particolarmente invernale.
Presenti all’appello ci sono anche Cartel, ambientata in un’azienda agricola in Nicaragua e Satellite, nel deserto dell’Angola, con rottami di un satellite schiantato al centro della mappa e piccoli canyon che offrono riparo durante gli scontri a fuoco.
Le novità sono rappresentate dalle mappe di Ruka e Alpine, due ambientazioni simili tra loro a livello tecnico. Giocabili nella modalità Bomba a Squadre, la prima è ambientata in una foresta mentre la seconda è più montanara e non manca il colpo d’occhio per la neve presente sul campo di battaglia. Entrambe offrono buoni ripari, sia per via della vegetazione e delle alture presenti sia per le varie di abitazioni e cottage.
Discorso differente per Armada, collocata nell’Oceano Atlantico tra due incrociatori militari, molto suggestiva e nel quale è possibile utilizzare la dinamica delle corde per raggiungere i vari punti della battaglia e Crossroads, un’anonima base militare nell’inospitale Uzbekistan. Entrambe giocabili nelle modalità Moshpit Armi Combinate, risultano ben riuscite anche se Crossroads, a nostro avviso, risulta dispersiva rispetto ad Armada.
Un passo nella mischia
La magia avviene non appena si è catapultati nel vivo dell’azione. Dopo un caricamento e un’attesa di ulteriori giocatori relativamente breve, il capitolo ci presenta un breve filmato che vede l’entrata in azione dei nostri agenti a bordo di veicoli o effettuando azioni tattiche differenti per mappa.
In piena mischia si notano subito le movenze fluide e snelle del nostro alter ego digitale e una buona sensazione di movimento viene restituita grazie anche alla presenza del blur. Buona anche la dinamica della scivolata, mossa utile durante gli scontri a fuoco per evitare il fuoco nemico o accorciare le distanze che ci separano dai nostri obiettivi.
Il feeling restituito dal sistema di mira è piuttosto convincente ed è quello che ci si aspetterebbe in un titolo del genere. Carina la possibilità che a seconda dell’accessorio montato sull’arma potremmo risultare più impacciati o più snelli sia nella mira che nei movimenti.
Per quanto riguarda l’hud abbiamo trovato molto utile la scelta di poter visualizzare la propria vita in basso a sinistra e quella del nemico in fase di puntamento o nella telecamera uccisione.
Anche la bussola presente sopra la nostra testa risulta funzionale se si vuole effettuare un gioco più tattico rispetto al classico stile Rambo. Inoltre premendo il tasto pausa durante la partita è possibile cambiare e personalizzare in rapidità la classe come accade nel menu Crea una Classe.
Un’altra novità accennata in precedenza è quella di potersi muovere a bordo di veicoli, specie nelle mappe e nelle modalità di gioco con più giocatori. La scelta ricade su motoslitte, moto, carri armati, moto d’acqua e imbarcazioni armate, anche se il feeling restituito da ognuno di essi non risulta proprio ottimale. Inoltre gli elicotteri pilotabili, se s’imparano ad utilizzare, risultano troppo potenti e si può finire col massacrare l’intera squadra avversaria senza che quest’ultima abbia possibilità di replica.
Il discorso risulta invece diverso per quanto riguarda il bilanciamento delle armi che, tutto sommato, è ben calibrato anche se le mitragliette risultano letali anche da una buona distanza e i fucili a pompa , in alcuni casi, non registrano i colpi come dovrebbero. Nelle modalità con più di 12 giocatori, grazie anche alle mappe aperte e vaste, la scelta dei cecchini va ovviamente per la maggiore e alcune partite risultano snervanti proprio per il loro massiccio impiego.
A livello tecnico il framerate è piuttosto stabile anche se alcune volte abbiamo registrato un lieve calo. Presenti anche dei freeze a inizio partita che obbligano a spegnere e riaccendere la console in quanto il sistema non risponde a nessun comando anche se il gioco continua a funzionare.
Conclusioni
Nonostante alcune pecche a livello tecnico e di bilanciamento, la Beta multigiocatore di Call Of Duty Black Ops Cold War, ci ha convinti, risultando frenetico e divertente, senza divenire eccessivamente frustante e invogliandoci sempre ad effettuare una nuova partita. Possiamo quindi affermare che, se il titolo mantiene questo livello, questo nuovo capitolo potrebbe stavolta rappresentare una buona alternativa alla concorrenza più blasonata.
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