Revenge of the Savage Planet è il sequel dell’apprezzato Journey to the Savage Planet, sviluppato da Raccoon Logic Studios, team formato da ex membri di Typhoon Studios dopo la chiusura di quest’ultimo da parte di Google. Questo nuovo capitolo espande la formula del predecessore e introduce diverse novità, mantenendo lo spirito satirico e l’ambientazione sci-fi che hanno caratterizzato l’esperienza originale. Il gioco si presenta con un cambio di prospettiva rispetto al capitolo precedente e con un’esperienza più ampia che si sviluppa su quattro pianeti diversi.
Introduzione
Revenge of the Savage Planet rappresenta la rivincita creativa di un team che ha dovuto affrontare la chiusura improvvisa dello studio originale. Questa “vendetta” si riflette anche nella narrativa del gioco, dove troviamo un protagonista abbandonato dalla propria azienda su pianeti alieni ostili. Il titolo mantiene l’approccio leggero e umoristico del predecessore, ma introduce cambiamenti significativi sia nel gameplay che nella struttura.
Il passaggio dalla visuale in prima persona alla terza persona rappresenta forse il cambiamento più evidente rispetto al capitolo precedente, una scelta che permette di apprezzare maggiormente le animazioni esagerate e caricaturali del protagonista, ma che comporta anche alcune conseguenze sul fronte del gameplay.

Gameplay di Revenge of the Savage Planet
La struttura di gioco di Revenge of the Savage Planet segue un’impostazione di tipo Metroidvania, incentrata sull’esplorazione e sullo sblocco progressivo di nuove aree grazie all’acquisizione di potenziamenti e gadget. A differenza del primo capitolo, ambientato su un unico pianeta, qui l’avventura si estende su quattro mondi diversi, ognuno caratterizzato da biomi unici e creature peculiari.
Il protagonista può compiere una varietà di azioni come correre, saltare, sparare, scivolare ed eseguire scatti, con un movimento che mantiene un’inconfondibile impronta “slapstick” che ben si coniuga con il tono generale del gioco. Tra i vari gadget che si possono ottenere durante l’avventura troviamo una frusta che aumenta la mobilità, bombe per far esplodere determinati elementi e una pistola che può sparare materia conduttiva per creare connessioni elettriche.
Il sistema di progressione è ben calibrato, con una durata complessiva di circa 8-10 ore che non risulta mai ripetitiva né eccessiva. La necessità di tornare alla base per costruire potenziamenti può però risultare fastidiosa, creando un backtracking a volte eccessivo. Il combat system è solido e appagante ma non rappresenta il fulcro dell’esperienza, risultando talvolta semplicistico.
Un elemento apprezzabile è la modalità cooperativa, disponibile sia in locale che online, che arricchisce l’esperienza senza però modificarla radicalmente.
Storia
La trama di Revenge of the Savage Planet ruota attorno a un esploratore spaziale che si risveglia dopo un lungo sonno criogenico solo per scoprire di essere stato licenziato e abbandonato dalla corporazione Alta Interglobal. Questo evento dà il via a una missione di vendetta e sopravvivenza, in cui il protagonista viene contattato dall’ex CEO di Kindred Technologies, Martin Tweed, che gli offre una possibilità di riscatto: esplorare quattro mondi alieni e scoprire le verità celate dietro la sua espulsione.
La narrazione si sviluppa attorno a tre linee narrative principali che si intrecciano fino a convergere nel finale. Il tono alterna momenti di umorismo pungente a sequenze più drammatiche, creando un equilibrio tra leggerezza e profondità narrativa. La satira sociale, che prende di mira le grandi corporazioni e il loro disinteresse per i lavoratori, è un elemento distintivo che permea l’intera esperienza di gioco.
Un aspetto interessante sono i videomessaggi e le pubblicità fittizie che arricchiscono il mondo di gioco, spesso interpretati da attori reali, contribuendo a costruire un universo credibile e divertente.

Grafica ed effetti sonori
Dal punto di vista visivo, Revenge of the Savage Planet sfrutta l’Unreal Engine 5 per offrire ambientazioni dettagliate e coloratissime. La direzione artistica predilige uno stile cartoon con colori vivaci che accentuano l’atmosfera surreale del mondo di gioco. Le animazioni esagerate e i movimenti caricaturali del protagonista contribuiscono a rafforzare l’umorismo slapstick che caratterizza il titolo.
Il gioco vanta un’impressionante distanza di visualizzazione e notevoli risultati tecnici nella resa degli ambienti. Le ambientazioni sono un punto di forza: il mondo di gioco è ricco di dettagli, con effetti di illuminazione avanzati e colori vivaci che enfatizzano l’atmosfera aliena.
Il comparto audio è altrettanto curato, con una colonna sonora sintetica che accompagna efficacemente le diverse situazioni, alternando melodie leggere e spensierate a toni più intensi durante le fasi di azione. Gli effetti sonori sono precisi e contribuiscono a immergere il giocatore nell’ambiente alieno, mentre il doppiaggio, sebbene volutamente sopra le righe, si adatta perfettamente al tono ironico del gioco.
Conclusione di Revenge of the Savage Planet
Revenge of the Savage Planet è un titolo che riesce a espandere le idee del predecessore offrendo un’esperienza più ampia e variegata. Il passaggio alla terza persona risulta una scelta interessante ma con qualche compromesso sul fronte della precisione del gameplay. La formula Metroidvania funziona bene, anche se il backtracking può risultare a tratti eccessivo, soprattutto nella creazione di nuovi potenziamenti.
I punti di forza del gioco sono l’esplorazione coinvolgente, la grafica colorata e ricca di personalità, la scrittura umoristica e la progressione ben calibrata.
Tra i punti deboli troviamo un sistema di combattimento non particolarmente profondo, alcune meccaniche di gioco ripetitive e qualche cale di frame durante le fasi più concitate di gioco.
Con una durata di circa 10-15 ore per la storia principale, che può arrivare a 20 per i completisti, Revenge of the Savage Planet risulta un’avventura sci-fi fresca e divertente. Sa bilanciare bene esplorazione, azione e narrazione satirica, rivolgendosi principalmente agli amanti delle avventure spaziali dal tono leggero e a chi ha apprezzato il primo capitolo.

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Revenge of the Savage Planet - Recensione
Revenge of the Savage Planet espande il gameplay del predecessore con un’esperienza Metroidvania più ampia, ma con un combattimento poco profondo e qualche problema di performance. Offre un’avventura sci-fi coinvolgente, con una buona durata e divertimento assicurato.

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