Teppo and The Secret Ancient City

Teppo and The Secret Ancient City – Recensione

Uniamo insieme Indiana Jones e Spelunky, ed ecco uscire fuori Teppo, il protagonista di un nuovo gioco platform in due dimensioni in stile retro. Ormai, con l’avvento degli indie e il ritorno dello stile in pixel art, siamo stracolmi di questo tipo di giochi, quindi siamo tornati a un punto in cui non ci basta più il concept che torna a quando eravamo piccoli ma bisogna fare una cernita in base alla sostanza.

Teppo and The Secret Ancient City

Il gioco è piuttosto corto: si sviluppa su cinque livelli con biomi diversi l’uno dall’altro, ed è tranquillamente completabile in un paio d’ore. Il design di questi ultimi non è male, anche se sa tutto un pò di già visto, e la colonna sonora è abbastanza orecchiabile da far sì di non disturbarci la psiche anche se spesso finisce in un loop infinito.

Teppo and The Secret Ancient City

Teppo è un protagonista piuttosto vario: può eseguire un doppio salto, sparare bombe, sparare con un fucile, e lanciare boomerang. La nostra avventura non sarà completamente lineare: dovremo trovare svariati pulsanti nascosti che apriranno delle porte e dei passaggi all’interno dello stage, ma non verranno aperti di fronte a noi: dovremo cercare i nuovi passaggi. Questo significa che dovremo effettuare un pò di backtracking.

Teppo and The Secret Ancient City

All’interno dei livelli dovremo raccogliere un certo quantitativo di gemme per far sì che si apra la porta di uscita. Durante la nostra ricerca avremo a disposizione molte vite, ma questa abbondanza è giustificata dalla difficoltà piuttosto alta dovuta a situazioni in cui alcune trappole non danno tempo umano di reazione. Questo significa che a volte dovremo imparare a memoria la disposizione della maggior parte delle trappole.

Teppo and The Secret Ancient City

VALUTAZIONE FINALE - Teppo and The Secret Ancient City
6.0

Teppo and The Secret Ancient City è un semplice platformer bidimensionale dalla breve durata, che fa il suo lavoro ma non eccelle in nulla di particolare. Nulla che non sia già stato visto in continuazione.

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