Monster Hunter: Rise – Recensione

Monster Hunter, un franchise che rappresenta ormai un classico, ma che con Monster Hunter: Rise continua a divertire e stupire.

Introduzione

Dalla prima uscita della serie nel lontano 2004, ad oggi Monster Hunter: Rise, si presenta come il possibile miglior titolo del franchise.
Un nuovo punto culminante della serie, che ci porta ambientazioni e meccaniche accattivanti.

Copertina Monster Hunter Rise
Copertina Monster Hunter: Rise

Gameplay di Monster Hunter: Rise

Per quanto Monster Hunter rappresenti un genere ben preciso, con delle meccaniche definite e viste più volte nel passare degli anni, Monster Hunter: Rise riesce a portare novità interessanti nel gioco.
La più grande tra queste è l’insetto filo, un insetto che fungerà da rampino, aggiungendo nuove possibilità di movimento e di combattimento.
Le armi e i moveset di quest’ultime si rifanno a Monster Hunter: World, aggiungendo di per sè pochi cambiamenti. Ma l’insetto filo cambia in modo molto importante il loro utilizzo.
Gli attacchi fili di seta sono la prima novità. Ogni arma avrà a disposizione due abilità, le quali consumeranno una o due cariche dell’insetto filo. Oltre agli attacchi, avremo a disposizione nuovi modi di muoverci nei combattimenti, come il filoscatto o la filocaduta.
Solo queste tre “semplici” aggiunte cambiano drasticamente il modo di combattere. L’utilizzo dell’insetto filo diventerà necessario ed indispensabile per combattere. Resterà a voi capire quale attacco o abilità sfruttare al momento giusto, considerando che l’utilizzo dell’insetto impiegherà più o meno tempo per rigenerarsi ed essere sfruttato nuovamente.

Un’ulteriore novità è la cavalcatura wyvern, questa ci darà la possibilità di cavalcare i mostri nel gioco, e mettere a segno numerosi colpi, indisturbati, sul malcapitato.
Questa non sembra una meccanica sempre utile o facile da utilizzare, infatti, avrete modo di capire che risulterà difficile o quasi inutile nelle fasi di caccia.

Se avete giocato ai precedenti titoli, magari ricorderete la modalità “assedi”, la quale viene sostituita da una nuova modilità chiamata “furia”.
Questa si presenta come un tower defense, dove avrete a disposizione un numero infinito di possibilità, per respingere un’orda di mostri pronta ad invadere il villaggio.
Furia non sarà solo una modalità divertente da intraprendere, infatti, sarà utile per guadagnare materiali utili per potenziamenti speciali per le nostre armi.

Combattimento con insetto filo
Combatimmento in Monster Hunter: Rise

Mostri e mondo di gioco

Monster Hunter: Rise, a differenza del predecessore World, non punta ad avere una grafica elaborata, ma questo non risulterà un limite, o un downgrade particolarmente fastidioso.
La scelta stilistica è azzeccata e gradevole, le mappe, pur essendo più piccole, sono fortemente caratteristiche, ognuna con dettagli. Il tutto senza renderle ripetitive o piatte.
L’insetto filo avrà un ruolo importante anche in questo caso, infatti, le mappe offriranno una vasta possibilità di ricerca, tra luoghi segreti e dislivelli, che porteranno l’esplorazione ad una più rapida e piacevole dinamicità, rispetto ai titoli precedenti.

I mostri sono incredibilmente versatili e divertenti da affrontare. Senza considerare quelli già conosciuti nelle precedenti serie, gli inediti portano una ventata di aria fresca al bestiario.
Meccanicamente perfetti, ben strutturati e belli da vedere, con questi Capcom ha apportato delle grandi novità, che non faticheranno a tener testa ai classici Zinogre o Rathalos.

Magnamalo in monster hunter rise
Magnamalo in Monster Hunter: Rise

Conclusione di Monster Hunter: Rise

Monster Hunter: Rise porta una ventata di aria fresca nel franchise. Potrebbe aver fatto storcere il naso ai veterani della serie, che non hanno ben apprezzato la troppa dinamicità del nuovo titolo, o la semplice mancanza di pozioni fredde e calde (essenziali nei titoli precedenti).
Ma in questo caso bisogna essere obiettivi, questo nuovo titolo di Capcom è un ottimo risultato. Punta a divertire i vecchi ma soprattutto ad avvicinare i nuovi videogiocatori nel mondo di Monster Hunter.
Un’ennesima dimostrazione che ad oggi non servono grafiche mozzafiato, bensì dinamiche di gioco intelligenti e fluide. Che puntino ad eliminare tempi morti e facciano divertire il videogiocatore, lasciandogli totale libertà di scelta nello stile di gioco.

VALUTAZIONE FINALE - Monster Hunter: Rise
9.0

Dalla prima uscita della serie nel lontano 2004, ad oggi Monster Hunter: Rise si presenta come il possibile miglior titolo del franchise.

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