Impaler – Recensione

Cosa farebbe Doomguy se si trovasse in una stanza enorme inseguito da orde di nemici? Ovviamente il devasto più totale!

In Impaler saremo rinchiusi in una stanza senza possibilità di uscire e con solo 2 armi: quella base che ci permetterà di far spuntare varie spine da terra e una a scelta tra le varie armi disponibili da sbloccare durante il gioco.

La prima cosa da fare sarà appunto prendere l’arma selezionata, in quanto sarà bloccata in una bolla che dovremo far scoppiare grazie alle spine. Da quel momento in poi demoni e affini compariranno all’interno della stanza rincorrendoci e attaccandoci da lontano.

OBIETTIVO

Il nostro obiettivo è molto semplice, uccidere tutti i nemici durante la ricerca di una via di fuga.

Via di fuga che di fatto non verrà mai trovata, in quanto per aumentare la rigiocabilità ogni run finisce con il protagonista intento a pensare che ci sia ancora qualcosa da fare, per ricominciare così tutto dall’inizio.

Il gioco non si interessa quindi in alcun modo alla trama, puntando tutto sulle meccaniche e l’immediatezza.

GAMEPLAY

Per quanto il gioco proponga situazioni di gioco limitate, il gameplay è molto variegato e ci permette di scegliere tra varie soluzioni per ucciderei i nemici, più o meno violente e complicate, partendo con il semplice sparargli per finire poi per impalarli o spararsi in aria grazie alle spine, così da sfruttare le meccaniche del gioco e fare danno ad area.

Le situazioni che si verranno a creare saranno quindi varie e concitate, grazie anche al ritmo sempre incalzante e la velocità di gioco.

Un altro aiuto nel limitare la ripetitività arriva dalla varietà di armi. Solo 2 di queste sono disponibili fin dall’inizio, mentre le altre andranno sbloccate dopo aver completato alcuni task.

Ogni round inizia con la possibilità di acquistare power up che aumenteranno di numero durante l’avanzare del gioco e che appartengono a 7 grandi macrocategorie: nemici, monete, difesa, vita, boost ambientali, armi e spine.

Il costo dei potenziamenti è di 50 monete e in caso se ne abbiano abbastanza il gioco permette di acquistare anche più di un power up per volta.

Una volta finito ogni round spawneranno attorno alla zona centrale della stanza dei medikit per recuperare un po’ di vita.

GRAFICA E SONORO

La grafica del gioco è un po’ un tuffo nel passato, grazie soprattutto agli sprite 2D all’interno del mondo tridimensionale, che restituiscono così lo stesso feeling che si potrebbe avere con i primi doom o giochi simili usciti in quel periodo.

Il sound design del gioco è trattato abbastanza bene con colonne sonore movimentate e audio spaziale che permette di capire cosa sta succedendo attorno a noi.

CONCLUSIONI

Per quanto come esperienza sia molto coinvolgente e ogni run finisca con la voglia di cominciarne un’altra, non si può ignorare che in sottofondo ci sia la costante sensazione che manchi qualcosa per fargli fare il salto di qualità e renderlo una piccola perla videoludica.

Tutto ciò però non rovina l’esperienza di gioco che il developer è riuscito da solo a creare per i giocatori, garantendo le sue ore di divertimento agli appassionati del genere.

VALUTAZIONE FINALE - IMPALER
7.0

Un gioco dedicato agli appassionati di retrogaming e di sparattutto, che strizza l'occhio ai capisaldi del genere, regalando partite divertenti e variegate, che mostrano però un po' troppo il fianco al problema ripetitività.

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