Tra i tantissimi giocatori di vecchia data, non mancheranno quelli appassionati di giochi famosi e iconici (e oltremodo difficili) come Shinobi o Ninja Gaiden. Il corso del tempo è stato ben poco indulgente con questi titoli, e sono probabilmente molto anni che si ritrovano in un genere molto raro a vedersi. L’arrivo di Ganryu 2 è quindi una ventata d’aria fresca. Il solo vedere i suoi colori, la sua caratterizzazione e il suo stile di gioco, fa venire a tutti gli appassionati, compreso il sottoscritto, il desiderio di “farsi piacere” questo titolo. Parliamo di farsi piacere perchè, purtroppo, a conti fatti è piuttosto difficile apprezzarlo.
Sequel del primo Ganryu, uscito per Neo Geo, questo secondo capitolo porta a un livello superiore il lato tecnico rendendolo non dissimile dai picchi della suddetta console. Non appena inizieremo a giocare scopriremo la storia tramite un filmato classico dell’epoca, ben disegnato e dai colori sgargianti, in cui scopriremo che Saaki Kojiro è resuscitato e noi, nei panni del solito Musashi Miyamoto, dovremo partire all’avventura per sconfiggerlo ancora una volta. I comandi sono precisi, i salti, gli attacchi, gli scatti e le attrezzature speciali sono qualcosa che non ci faranno affatto rimpiangere i bellissimi tempi in sala giochi. Sembra tutto perfetto, fino al momento in cui non moriremo.
A quel punto ci renderemo conto del pesantissimo difetto di Ganryu 2. Il gioco si dimostrerà difatti essere un vero e proprio trial and error, il che non è particolarmente dissimile da titoli dell’epoca. Il problema di fondo è che morire ci riporterà a un checkpoint quasi sempre molto lontano dal punto in cui siamo caduti, e questo privi di qualsiasi power up ottenuto fino a quel momento. La mancanza di essi renderà ancor più difficile sorpassare il punto in cui eravamo morti precedentemente, e se si tratta di un boss la cosa si complica ulteriormente, ritrovandoci magari con dei punti vita in meno rispetto alla morte precedente o privi della mossa speciale che prima gli aveva tolto gran parte della barra. Se poi, con la perdita di vite, finiremo ad un Game Over, le cose finiranno col diventare addirittura frustranti, riportandoci all’inizio del livello e ignorando tutti i checkpoint presi fino a quel momento. Ciò rende Ganryu 2 persino più infame rispetto a molti dei videogame da sala giochi a cui eravamo abituati dare tutta la nostra paghetta.
L’unico vero modo di portare a termine Ganryu 2 è giocarlo talmente tanto da conoscere a memoria i livelli, con le posizioni dei nemici e i pattern di attacco di ogni avversario. Magari per qualcuno questo potrebbe essere un lato positivo, ma giudicandolo per il suo tipo di gioco non possiamo fare a meno di restarci male, perchè tutto il resto è davvero degno di nota.
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VALUTAZIONE FINALE - Ganryu 2
Ganryu 2 si presenta come un arcade incredibile, che rasenta la perfezione sia sui comandi sia sull'art direction. Il suo unico problema è la difficoltà che rende necessario conoscere ogni livello a memoria per sopravvivere.
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