Pixel Heroes: Mega Byte and Magic

Ormai da molti anni sono tornati in auge i videogiochi con una grafica minimalistica e pixel, complici i titoli indie e nondimeno una certa nostalgia dei bei tempi andati. Non è certo un mistero il fatto che diversi sviluppatori tendano a creare giochi con una grafica simile anche per facilità di produzione. Ma è anche vero che tanti indie di questa tipologia, come Undertale, siano oggettivamente dei capolavori.

Analisi del gioco

Andiamo dunque a esaminare Pixel Heroes: Mega Byte and Magic, titolo per Nintendo Switch che strizza l’occhio ai giocatori di rpg a turni classici.

Pixel Heroes ci immerge immediatamente nel pieno dell’azione, dandoci solamente un vago canovaccio di storia secondo cui dei cultisti stanno “pubblicizzando” il loro misterioso dio. Portando non poco scontento e inquietudine. Saremo portati quindi a formare un party di 3 personaggi, da scegliere tra 7 guerrieri nella taverna generati casualmente dal computer tra tutte le classi e abilità disponibili.

Una volta scelti i 3 eroi più indicati a formare un party (noi abbiamo scelto un nano guerriero, un ranger, e un umano guaritore, per essere i più equilibrati possibile). Saremo catapultati nella città, dove è possibile acquisire quest e spendere il nostro denaro dal fabbro per acquisire nuove armi e armature, oppure in chiesa per ottenere pozioni o resuscitare eroi deceduti.

A quel punto, usciti di città, il nostro gruppo si metterà automaticamente in marcia per raggiungere il dungeon di svolgimento della quest che abbiamo accettato in precedenza. Durante il cammino ci capiterà di assistere ad alcuni eventi casuali. Possono essere prove alla stat di un personaggi, combattimenti, o strambe scelte (abbiamo addirittura incontrato Orpheus che ci ha chiesto se volevamo la pillola rossa o quella blu, ma scegliendo la blu non è accaduto nulla…). Una volta giunti al dungeon ci troveremo di fronte una serie di scontri che porteranno poi direttamente al boss.

Combattimenti

I combattimenti sono tanto semplici quanto strategici. Ogni personaggio ha due skill a disposizione, che dipendono dalle armi equipaggiate. Per esempio il nostro guerriero aveva una spada e uno scudo: usare la spada infliggeva danni fisici al nemico più vicino mentre lo scudo infliggeva pochi danni ma aumentava il potere difensivo. L’arciere era in grado di attaccare anche i nemici più lontani grazie al suo arco che infliggeva danni da veleno. Mentre il chierico aveva con sè un libro di cure e un libro per guarire gli status negativi. Potremo scegliere solamente una singola skill da un singolo personaggio. Poi toccherà al gruppo dei nemici che allo stesso modo ci attaccherà usando una sola abilità. Quando sarà di nuovo il nostro turno potremo scegliere un’altra skill, ma da un personaggio diverso rispetto a chi l’ha usata il turno precedente (perchè avrà bisogno di riposarsi). Questo ci costringerà a fare scelte molto ponderate. Su chi dei nostri eroi dovrà effettuare un’azione, dato che non potrà agire nel turno seguente e il pericolo di una disfatta completa è sempre imminente.

Nel caso di vittoria in battaglia, il nostro gruppo otterrà nuovi armi e armature nonchè punti esperienza per avanzare di livello. A ogni nuovo livello potremo assegnare punti statistica a ognuno dei nostri eroi, e ciò sarà necessario per aumentare i danni inflitti o le cure ricevute.

Conclusione

Il titolo è di per sè tutto qui, semplice e essenziale, eppure molto divertente e godibile. Anche in caso di sconfitta sarà possibile creare subito un nuovo party e tornare alla carica. Oltre a poter resuscitare i nostri eroi passati sborsando alcune monete d’oro. Il comparto grafico, così come quello audio, è calcato direttamente dagli anni degli 8 bit e fa un ottimo lavoro. Restituendoci il feeling di una volta ma con quei colori e quant’altro di accattivante.