Ormai, quando si parla di videogiochi, non c’è più da prendere in considerazione solamente il PC, le console casalinghe o quelle portatili. Ma a queste piattaforme si è aggiunta al 100% la possibilità di giocare sul proprio cellulare. C’è sicuramente da dire che la maggior parte dei giochi mobile rientra ormai nella categoria dei gatcha, e in quanto tali la loro effettiva qualità come gioco vero e proprio è da prendere con le pinze. Ma fare di tutta l’erba un fascio è sempre stato un errore, in ogni contesto e ambiente ed ecco che arriva da noi WitchSpring3 Re:Fine.
Introduzione
La saga di WitchSpring è pressochè sconosciuta qui in occidente. Si tratta di una serie di giochi di ruolo, sviluppati da uno studio sud-coreano per cellulari. Questo vale anche per il terzo capitolo, WitchSpring3 Re:Fine, che però fa coraggiosamente capolino anche sulla console casalinga di Nintendo. Sì, vediamo i vostri volti distorcersi per la perplessità e lo scetticismo, ma vi blocchiamo in tempo per avvisarvi che si tratta di un gioco di ruolo vero e proprio. Privo di microtransazioni, e del livello a cui siamo stati abituati verso la fine del ciclo vitale del 3DS. Sì, ecco il sospiro di sollievo.
Fortunatamente non è necessario aver giocato i precedenti due capitoli per comprendere WitchSpring3 Re:Fine, dato che storia e ambientazione sono a sè stanti. Un pò come accade per i vari Final Fantasy e Dragon Quest. La storia gira intorno a Eirudy, una ragazza in eremitica vita dentro una capanna in una foresta, che viene vista da chi non la conosce come una strega. In effetti un fondo di verità c’è: la ragazza possiede dei poteri magici che usa per dare vita alle bambole di sua creazione. Una sorta di strano e perverso hobby che alterna alla sua conoscenza di battaglia e alchimia. Un giorno Eirudy incontra nella foresta Adrian, un ragazzo di sangue nobile che sta viaggiando nel tentativo di salvare la propria madre, e Eirudy decide di accompagnarlo.
L’uscita originale su dispositivi mobili è stata molto migliorata con questa versione per Nintendo Switch. Se il grosso punto debole della produzione è una traduzione pessima, che spesso e volentieri mostra errori di ortografia o anche frasi che sembrano avere poco senso a causa di una traslitterazione dal giapponese errata, il punto forte annulla questo punto debole: difatti su Nintendo Switch ogni singolo personaggio possiede una voce, e le frasi doppiate correggono ogni errore presente invece sul testo.
Combattimento
Il sistema di combattimento inizialmente sembra tra il più classico dei giochi di ruolo: abbiamo infatti una battaglia a turni, con debolezze elementali, magie, e tutte le affinità del caso. Ciò che rende particolare WitchSpring3 Re:Fine è il fatto che Eirudy è in grado di evocare in battaglia le proprie bambole. Sì, proprio quelle che si diverte a creare per hobby e alle quali infonde vita con la sua magia. Eirudy è in grado di evocare un massimo di 3 bambole per battaglia, e capire quali evocare a seconda del nemico che stiamo fronteggiando è fondamentale per una buona strategia. I nemici e le ricompense delle quest ci garantiranno tutta una serie di ingredienti che potremo usare per l’alchimia. Parte del gioco molto simile a quella che troviamo nella famosa serie Atelier.
Grafica
Purtroppo, visivamente, WitchSpring3 Re:Fine non ha un grosso impatto. Anche se la grafica nel puro termine tecnico è più che accettabile, il design di luoghi, mostri e personaggi sa sempre di già visto. Non c’è mai nulla nel gioco che fa pensare a qualcosa di nuovo o di originale. A parte le bambole che riescono a dare almeno a Eirudy una certa caratterizzazione. Il comparto audio, dal canto suo, non è nulla di eccezionale ma al tempo stesso solido e con tracce che fanno bene il loro lavoro in ogni situazione.
In conclusione
WitchSpring3 Re:Fine è un titolo che già a prima occhiata tradisce la sua natura da gioco nato su mobile. L’aggiunta delle voci con il pieno doppiaggio del titolo non nasconde il fatto che questo porting è stato creato con una certa fretta e approssimitività. Non migliorando di molto il comparto tecnico quanto invece sarebbe stato d’uopo con il passaggio ad una console come Nintendo Switch. Il gioco in sè è divertente e godibile, ma se pensiamo che su mobile WitchSpring3 costa esattamente dieci volte di meno rispetto alla versione per Switch, viene da chiedersi se vale la pena fare questo investimento.
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VALUTAZIONE FINALE - WitchSpring3 Re:Fine
WitchSpring3 Re:Fine è un titolo che già a prima occhiata tradisce la sua natura da gioco nato su mobile. L'aggiunta delle voci con il pieno doppiaggio del titolo non nasconde il fatto che questo porting è stato creato con una certa fretta e approssimitività, non migliorando di molto il comparto tecnico quanto invece sarebbe stato d'uopo con il passaggio ad una console come Nintendo Switch. Il gioco in sè è divertente e godibile, ma se pensiamo che su mobile WitchSpring3 costa esattamente dieci volte di meno rispetto alla versione per Switch, viene da chiedersi se vale la pena fare questo investimento.
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