Labyrinth City: Pierre the Maze Detective

Labyrinth City: Pierre the Maze Detective

Prima di iniziare questa recensione, è importante sapere che Labyrinth City: Pierre the Maze Detective è un videogioco che proviene da un libro per bambini. Di cui il protagonista è proprio questo Pierre, investigatore di Labirinti. Sin dal 2015 il nostro simpatico detective risolve labirinti facendosi aiutare dai bimbi in una serie di avventure. Nelle quali ogni pagina è un gigantesco disegno pieno di strade intricate. Migliaia di oggetti ammassati e una quantità incalcolabile di persone. L’arte di Hiro Kamigaki è una gioia per gli occhi, allo stesso modo distorto in cui il mitico Waldo accompagna milioni di bambini da tempo immemore.

Una coloratissima cittadina Labyrinth City

Fatto sta che Labyrinth City: Pierre the Maze Detective è la trasposizione videoludica del libro Pierre the Maze Detective: The Search for The Stolen Maze Stone. La storia inizia con il fantomatico Mr.X, storico nemico di Pierre, che ruba la Pietra Labirintica, Pietra dai grandi poteri che permette al possessore di creare dal nulla terribili e intricati labirinti fatti di strade, scale, persone, e oggetti che prendono vita. Naturalmente tutto ciò possiede delle falle totalmente illogiche ma che bisogna “prendere per buone così come stanno”, così come in ogni storia per bambini. Per esempio, perchè gli oggetti più piccoli non si possono semplicemente spostare o scavalcare? E perchè le persone bloccano la strada e non pensano nemmeno a spostarsi leggermente? Sono tutti maleducati?

Lo scopo di Pierre, sia nel gioco che nei libri, è quello di percorrere il labirinto in cui si trova mentre cerca al suo interno degli oggetti ben precisi. La cosa più interessante è che, per mantenere il mondo incredibile di Pierre al suo stato più fedele. Gli sviluppatori hanno praticamente preso le pagine del libro e le hanno trasposte su videogioco alla perfezione, senza cambiare praticamente nulla della meravigliosa arte originale.

Un mercato

Gameplay

Labyrinth City: Pierre the Maze Detective non è comunque un gioco dedicato a utenti hardcore o a chi cerca una bella sfida. Si tratta invece di un’esperienza calma, rilassante, dove non ci sono limiti di tempo e dove perdere è impossibile. Con una serie di comandi semplicissimi e del tutto intuitivi, potremo guidare Pierre nel labirinto cercando la giusta strada per il prossimo obiettivo. Mentre avremo modo di interagire anche con quasi tutti gli elementi su schermo, spesso ricevendo un feedback esilarante. Gran parte dell’esperienza è il farsi una risata con la ridicolaggine di ciò che accade con quello con cui interagiamo, il cui risultato è quasi sempre inaspettato e al limite dell’assurdo.

Una struttura con tanti edifici

Gli sviluppatori, comunque, erano coscienti del fatto che il giocatore non si sarebbe sufficientemente divertito nel solo raggiungere Mr.X in ogni labirinto. Quindi hanno deciso di aggiungere un pò di pepe all’esplorazione. In ogni stage infatti ci sono alcuni collezionabili da trovare e sbloccare, tra cui 4 casse del tesoro, 4 pagine di appunti dal quaderno di Mr.X, 3 stelle, e infine un minigioco che ci elargirà un trofeo in caso di successo.

E’ difficile non ammirare l’incredibile dettaglio di ogni labirinto. Il materiale di riferimento è riproposto qui in maniera perfetta, e non è raro perdere minuti interi a stare fermi ad osservare tutto ciò che ci circonda. Come se stessimo leggendo il vero e proprio libro originale. Purtroppo questo è anche il grosso punto debole dell’opera: le animazioni e le sorprese sono fini a loro stesse. Non hanno alcun impatto di gameplay e non lo rendono più profondo del semplice camminare e risolvere semplicissimi puzzle visivi. Una volta ottenuti tutti i collectible da una mappa non c’è più alcun motivo di tornarci, e lo stesso vale per il gioco stesso che ha ovviamente una rigiocabilità pari a zero.

Labyrinth City: Pierre the Maze Detective

In conclusione

Labyrinth City: Pierre the Maze Detective è un gioco incredibilmente difficile da valutare. Da un certo punto di vista è un titolo puerile, privo di difficoltà, senza rigiocabilità e dal gameplay quasi troppo semplice per essere definito videogioco. Se però mettiamo da parte la mente e analizziamo il titolo col cuore, salta fuori un viaggio inaspettato tra labirinti incredibili, talmente belli e affascinanti che non è possibile non consigliare di comprarlo.

VALUTAZIONE FINALE - Labyrinth City: Pierre the Maze Detective
7.0

Labyrinth City: Pierre the Maze Detective è un viaggio tra labirinti incredibili, talmente affascinanti che non è possibile non innamorarsi.

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